Attrazione Fatale

ecco chi era il mio amore...


estratto da:http://donna.libero.it/lifestyle/30976925/succhiasangue-moderni Succhiasangue moderniDel tutto differenti dal bel tenebroso Edward della Twilight saga i vampiri emotivi sono quanto di più simile a Nosferatu la società moderna abbia prodotto. Occorre riconoscerli ed evitarli
FotogalleryNon ti lasceranno due forellini sul collo. Non succhieranno il tuo sangue. Non si placheranno neanche con un ipotetico True Blood. I non morti moderni sono dei non vivi, disperatamente bisognosi del prossimo per poter andare avanti. Lo psicologo Albert.J.Bernstein ha definito i vampiri emotivi come persone che si nutrono dell’energia vitale del prossimo fino a prosciugarlo, lasciandolo ai confini della depressione. Non mollano la loro preda, la blandiscono, la circuiscono, la seducono giocando sul suo senso di protezione, sulla sua voglia di fare del bene e di aiutare il prossimo, la catturano facendo leva sulla sua pietà, sul buon cuore. Perennemente bisognosi di aiuto fanno strage delle sue energie positive, della sua voglia di fare, si appoggiano a peso morto, succhiando finché ce n’è e senza mai dare niente in cambio. E non devono neanche aspettare che cali la notte. Questi esemplari di Nosferatu si aggirano sereni (o apparentemente tali!) per le strade e sono difficilmente individuabili se non dopo che hanno fatto strage del nostro sorriso. Sono donne o uomini, amiche, amici o, ancor peggio, fidanzati. La soluzione, triste ma funzionale, è riconoscerli e liberarsene prima che il legame con loro diventi indissolubile e i sentimenti non consentano un’analisi lucida della faccenda. Per cacciarli via, però, non basteranno affatto un crocifisso o una treccia d’aglio. Ci vorrà tenacia perché loro faranno leva sul senso di colpa, sulla delusione e sul dolore che proveranno, tenteranno di estirpare anche le radici dei caratteri più forti, tentando direttamente di insinuare in essi il loro punto di vista. Occorre sottrarsi a tutto questo. Un sano atto di egoismo, rapido ed efficiente. Per la serie: “Dov’eri tu quando avevo bisogno di te?”. Se si viene lasciati soli nel momento del bisogno si ha il diritto di sottrarsi a coloro che chiedono sempre, ogni giorno, che necessitano di cure per ogni cosa, in ogni momento. Certo, se avessero canini aguzzi, lunghi mantelli e castelli in Transilvania sarebbe tutto molto più semplice, ma il senso di vuoto e di angoscia che certe persone lasciano come una scia è lo stesso un segnale inequivocabile. Ricordatevi: i vampiri hanno bisogno di un invito per entrare.