RICOMINCIO DA ME

MAL D'AFRICA


C'era una volta un sogno che aveva bisogno di sognatori. C'era una volta un sognatore che aveva bisogno di una terra per sognare. Tanti sono i motivi per cui si parte per una esperienza del genere. Dentro c'è una vocina che ti spinge a partire. Hai tutto ma non ti basta, senti la voce di un continente che pronuncia il tuo nome...
Bagaglio leggero, solo l'essenziale.. Quello che è invisibile agli occhi. Quello che basta per sognare.
C'è sempre una realtà misteriosa nelle culture degli altri che a noi sfugge. Sarà perché siamo vissuti all'interno di una mono-cultura, un pacco pre-confezionato, senza avere grandi possibilità di confronto con il diverso. Codici culturali e religiosi diversi dai nostri.
Eppure il pensiero che la ricchezza che dalla diversità può nascere all'interno di un progetto di convivialità non mi ha mai abbandonato. La povertà non è una vergogna è semplicemente un'ingiustizia. È una ingiustizia perché al mondo c'è "ricchezza" per tutti ma la maggiore parte, in mano a pochi, è il frutto dei torti, storici, sociali, economici, fatti a chi oggi non ha la sicurezza del futuro. La povertà non è de-privazione materiale. La povertà è insicurezza nel vivere, è vulnerabilità alle incertezze della vita, è "non abilità" a reagire alle difficoltà. Un pane quotidiano, da mandare giù, all'inizio indigesto.