Solo rose rosse

Alla prestigiosa Universitò La Sapienza...


...iniziano i saldi; la tanto famosa università La Sapienza, la tanto ambita, la tanto presa d'assalto da giovani di tutta Italia e qualcuno anche dall'Europa, permette la discussione delle tesi di laurea collettive, roba da matti, ciò significa che uno lavora alla tesi e gli altri fanno da parassita e si beccano pure il 110. Troppi 110 ultimamente e la cosa mi preoccupa, e non solo mi preoccupa ma mi chiarisce  anche il concetto sul perchè tanti giovani non trovano un lavoro serio con una retribuzione accettabile, con condizioni contrattuali umane; quei 110 non corrispondono al cosidetto culo che uno studente ligio al proprio dovere si fa, sono rubati con il benestare dei professori.Ormai l'Università la Sapienza è piena di studenti si sinistra, possessori del  Mac, (ma come fanno a comprarlo, non ce l'ho neanche io e non sono una  morta di fame come loro vorrebbero credere )  che tra un collettivo e l'altro, tra una occupazione e l'altra predicano la libertà di pensiero ma poi se non la si pensa come loro ti accusano di essere fascista, ma dove sta la libertà di pensiero e soprattutto di credo? non esiste solo l'islam, però loro lo vogliono imporre, e questa è dittatura. E dopo tante ore di collettivo e poche di lezione si beccano prima il 30 politico agli esami e poi il 110 politico alla laurea.Ci sono regole affinchè si possa accedere alla discussione della tesi e regole per ottenere quel 110, ma poi perchè con tanta facilità lo si concede on attenendosi proprio a quelle regole?, Sono cresciuta con certi valori, ai quali quei professori troppo di sinistra insieme alle "zecche" me li stanno distruggendo. Gira la voce che con facilità si riescono a ottenere   lauree in città di provincia, non discuto se sia vero o falso, so che non è difficile prenderla alla SApienza, anche se non tutte le facoltà sono identiche, forse e spero che  in qualcuna di esse ancora si possa studiare seriamente. Più che delusa sono demoralizzata, mi era stato insegnato, dai miei unici maestri di vita (genitori), che nulla ti scende dal cielo, ma bisogna sudare per ottenere i propri sogni, ma da domani ruberò anche io, sarò stronza anche io, mi adeguerò all'andazzo, l'Italia avrebbe bisogno di giovani colti e preparati, ma se li vogliono ignoranti, puzzolenti, parassiti di uno che si immola per tutti, il prestigio della Sapienza a breve rimarrà solo un ricordo, non condivido ma devo per forza adeguarmi, altrimenti o mi faccio fuori o emigro e credo che quest'ultima soluzione sia la più saggia, lascio questo paese in mano a degli ignoranti, si prendano il loro voto politicoper non ssaper neanche leggere e nè scrivere, l'importante per loro è conoscere il vangelo  di Marx.