Creato da miramor il 09/03/2006

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Stringere i denti sempre!!!Oltre la rivalità c.s.g.crew
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il 14/01/2011 alle 10:09
 
 

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ONORE AI DIFFIDATI

Post n°97 pubblicato il 14 Settembre 2007 da miramor
Foto di miramor

CHE COSA DOVREBBE ESSERE

"DASPO" significa Divieto di Accedere a manifestazioni SPOrtive ed è regolato dalla Legge 13 dicembre 1989 n. 401, più volte modificata nel tempo. E' una misura amministrativa e non penale, anche se si poggia nel 90% dei casi su una informativa di reato da parte delle forze dell'ordine. Se quindi avete ricevuto una diffida siete stati quasi sicuramente anche denunciati e a vostro carico c'è un procedimento penale che potrebbe portare ad un processo nei vostri confronti.
Il DASPO dovrebbe essere emesso dalla Questura quando un soggetto viene ritenuto pericoloso limitatamente alle manifestazioni sportive e dovrebbe essere parametrato rispetto alla pericolosità dell'interessato ed anche alla gravità del fatto che gli viene attribuito.

Esso può essere accompagnato dal cosiddetto "obbligo di firma", che impone al soggetto pericoloso di recarsi al Commissariato in concomitanza con le competizioni agonistiche giocate dalla sua squadra del cuore, in casa e in trasferta.
L'obbligo di firma può essere imposto una o più volte nel corso della stessa manifestazione sportiva, anche se la squadra del cuore gioca in trasferta e persino all'estero.

CHE COS'è

Di fatto, la maggior parte delle questure ritiene il DASPO uno strumento di repressione piuttosto che di prevenzione. In particolare le questure delle città in cui vi sono tifoserie ritenute "a rischio" non tengono in alcun conto né la pericolosità del soggetto né la gravità del fatto commesso, che viene "punito" con il massimo della sanzione prevista dalla norma, pari a tre anni, qualunque sia la condotta che lo stesso ha tenuto e qualunque sia la sua situazione personale (incensurato o pluripregiudicato). Esempi classici di questi tipi di questure sono Roma e Livorno.

Sempre per quanto sopra detto, alcun questure emettono il DASPO sempre corredato con l'obbligo di presentazione alla P.G.. Alcune questure impongono una sola firma in casa e in trasferta, altre questure ne impongono due, altre ancora tre e qualche questura addirittura quattro firme. Anche il senso della firma viene quindi interpretato dalle questure come misura punitiva più che preventiva.

 
 
 

VERGOGNOSO è DIR POCO!

Post n°96 pubblicato il 05 Settembre 2007 da miramor

ORA BASTA, SIAMO STUFI DI QUESTE PRESE IN GIRO, TRA IL SINDACO E L'ASSESSORE ALLO SPORT NON SI RIESCE A CAPIRE IL PERCHè QUEST'ANNO LA SIANESE NON SI è ISCRITTA AD UN CAMPIONATO. OGNUNO DICE LA SUA, SECONDO NOI C'è QUALCOSA SOTTO E ABBIAMO IL DIRITTO DI SAPERLO ANZI DOVEVAMO ESSERE I PRIMI A SAPERLO. ABBIAMO SEGUITO LA SIANESE OVUNQUE CON IL CALDO, PIOGGIA, VENTO, MATTINO O POMERIGGIO SEMPRE PRESENTI, MOLTI NON CAPIVANO E NON CAPIRANNO SOLO ALTRI ULTRAS POTRANNO CAPIRCI, NEL BENE O NEL MALE SEGUIVAMO E SEGUIAMO UN IDEALE ANCHE SENZA SQUADRA. NON VOGLIAMO PIù SQUADRETTE DEL CAZZO ALLESTITE DA 4 MORTI DI FAME, VOGLIAMO GENTE SERIA CON PROGETTI. QUEST'ANNO C'è UN'ALTRA SQUADRA A SIANO CHE FARà LA PRIMA CATEGORIA SICURAMENTE I GRUPPI ORGANIZZATI NON LA SEGUIRANNO. CMQ SPERIAMO IN BENE X L'ANNO PROSSIMO, ADESSO DOBBIAMO SOLO ASPETTARE... E CHE DIO C'è LA MANDI BUONA.

MOVIMENTO ULTRAS SIANESE

 
 
 

Ciao Antonio!!!

Post n°95 pubblicato il 29 Agosto 2007 da miramor
Foto di miramor

Antonio Puerta non ce l’ha fatta. Il giocatore del Siviglia, vittima di ripetuti arresti cardiocircolatori durante la partita di Liga di sabato scorso contro il Getafe, è morto poco fa.

Puerta aveva 22 anni. Puerta era ricoverato da sabato scorso presso il reparto di terapia intensiva dell’ospedale Virgen del Rocio di Siviglia e le sue condizioni erano peggiorate nelle ultime ore a causa dell’aumento della sofferenza cerebrale e di una disfunzione multiorganica provocata dal lungo arresto cardiaco.

 
 
 

OSSERVATORIO NAZIONALE SULLE MANIFESTAZIONE SPORTIVE

Post n°92 pubblicato il 30 Luglio 2007 da miramor


SÍ AGLI STRUMENTI DI TIFO

APPELLO IN DIFESA DELLA LIBERTÀ DI ESPRESSIONE NEGLI IMPIANTI SPORTIVI ITALIANI

Viste le modifiche apportate dal Parlamento al testo del decreto legge sulla violenza negli stadi, trasformato in legge 4 aprile 2007 n. 41, in particolare in riferimento al divieto di introdurre ed esporre striscioni e/o bandiere all’interno degli impianti sportivi, solo qualora incitino alla violenza o contengano ingiurie o minacce;

Considerato che gli strumenti di legge attualmente in vigore (pene severe per chi espone striscioni vietati e telecamere a circuito chiuso che consentono l’immediata identificazione del trasgressore), uniti ad uno scrupoloso controllo del materiale all’ingresso dello stadio, sono comunque condizione più che sufficiente per evitare che, all’interno degli impianti sportivi, appaiano striscioni violenti, razzisti e/o offensivi;

Noi firmatari chiediamo all’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive di rivedere e adeguare la delibera n. 14 dell’8 marzo 2007 sulle procedure di ammissibilità di striscioni e bandiere, attenendosi esclusivamente alle disposizioni legiferate.

In particolare, chiediamo che vengano aboliti tutti i divieti relativi a quegli strumenti di tifo non violenti - striscioni, bandiere, tamburi e megafoni - indispensabili per incitare e supportare, in maniera appassionata e creativa, la propria squadra.

Chiediamo, infine, che vengano abolite anche le tortuose procedure burocratiche richieste al fine di ottenere l’autorizzazione ad esibire uno striscione e/o una bandiera.

http://www.petitiononline.com/sast07/petition.html

 
 
 

14/02/04 SANGIORGESE LATITANTE

Post n°91 pubblicato il 27 Luglio 2007 da miramor

                                  

 
 
 

Post N° 90

Post n°90 pubblicato il 14 Luglio 2007 da miramor
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ONORE A CHI PORTA IN ALTO IL NOME DI SIANO

 
 
 

            L'ULTIMA TRASFERTA DELL'ANNO 2006/07

Post n°88 pubblicato il 12 Luglio 2007 da miramor

04/06/05 IL TEMPO PASSA MA IL TUO RICORDO RESTA

SEBASTIANO VIVE

 
 
 

SIAMO ARRIVATI ALLA FRUTTA

Post n°86 pubblicato il 30 Maggio 2007 da miramor
 
Foto di miramor

DOPO TANTE PROMESSE DELLA VECCHIA SOCIETà, OGGI CI RITROVIAMO ANCORA UNA VOLTA SENZA SQUADRA DOPO L'ENNESIMO FALLIMENTO DELLA SIANESE. NON MERITIAMO TUTTO QUESTO IN VENT'ANNI CI SONO STATI 5 FALLIMENTI, NON VOGLIAMO ANDARE AVANTI IN QUESTO MODO, DICIAMO BASTA A QUESTI PAPPONI CHE GIOCANO ALLE NOSTRE SPALLE, ANCHE SE SAPEVAMO DI TUTTE QUESTE PRESE IN GIRO NON ABBIAMO MAI MOLLATO, ABBIAMO AVUTO DIFFIDE, ARRESTI, CI SONO STATI SCONTRI, ABBIAMO FATTO MOLTISSIMI KM E ABBIAMO SPESO MOLTISSIMI SOLDI, TUTTO QUESTO L'ABBIAMO FATTO SOLO X L'AMORE DELLA NOSTRA CITTà E SIAMO PRONTI A RIFARLO MA A MODO NOSTRO IN QUESTE CATEGORIE NON CI VEDRANNO PIù.

SIANO E I SIANESI NON MERITANO TUTTO QUESTO

DATECI QUELLO CHE CI SPETTA

 
 
 

L'ULTRAS NON E' UN CRIMINALE

Post n°85 pubblicato il 26 Maggio 2007 da miramor
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Sono passati tre mesi dai fatti di Catania-Palermo ed in questo periodo ne abbiamo viste, o meglio subite, di tutti i tipi. Nel segno di un’unità di intenti che manca, invece e purtroppo, per risolvere problemi ben più gravi del nostro Paese, il mondo politico ha prodotto in men che non si dica decreti prima e leggi poi che - eppure ci sembrava difficile immaginare potesse accadere - sono ancora più restrittivi dei de-cretini Pisanu e precedenti. Si tratta, come abbiamo già detto su queste pagine, di leggi assurde ed antidemocratiche che individuano una nuova categoria di cittadini, gli ultras appunto, ai quali non sono garantiti quei diritti alla base della Costituzione italiana. Non solo: si tratta di leggi che non danno risposte vere e definitive rispetto alle peggiori degenerazioni del teppismo da stadio e che, anzi, favoriranno le imprese dei soliti infami, più o meno cani sciolti, che si fanno forti in venti contro uno o con la lama in tasca.
Provvedimenti, dunque, che temiamo non saranno in grado di impedire nuove tragedie (si pensi agli accoltellati di Roma-Manchester) ma che intanto stanno uccidendo il mondo del tifo organizzato, in nome di una caccia alle streghe basata su stereotipi, pregiudizi e, lasciatecelo dire, ignoranza e malafede.
Triste notare che per impedire lo stillicidio di morti sul lavoro che è salito alla ribalta delle cronache in questi stessi mesi nessuno, al di là delle solite dichiarazioni di rito, abbia agito con la stessa tempestività con cui si è intervenuti per stroncare la “barbarie del calcio” dopo la morte (i cui contorni continuano a restare nebulosi, e non per caso) del povero Raciti.
Assurdo prendere atto che quello stesso Stato di Diritto che garantisce garanzia di difesa e presunzione di innocenza all’imputato del peggiore crimine (si veda ad esempio il recente caso di pedofilia nel Lazio), non solo nega tutto ciò per i “reati da stadio” ma addirittura punisce le “possibili intenzioni” a delinquere.
Così oggi entrando in uno stadio si è più controllati che non entrando in una banca e, sotto dettatura di un fantomatico Osservatorio dai poteri spropositati, ormai quasi tutto è vietato: bandiere, striscioni, megafoni… a meno che ti pieghi alle loro imposizioni (che tecnicamente si chiamano autorizzazioni) ed allora ti viene dato qualche contentino. Di più: capita spesso che il solerte funzionario di turno si prenda la libertà di scrivere all’istante nuove leggi e quindi venga impedito l’ingresso di una maglietta o di una sciarpa, che venga denunciato chi espone uno striscione che riporta un articolo della Costituzione.
Insomma il pensiero diverso è sgradito, vietato, represso, sanzionato.
Abbiamo provato, come altri, a fare capire l’assurdità di queste norme, ci hanno praticamente riso in faccia dicendo che esageravamo.
Riproviamo allora tutti insieme a spiattellare in faccia a Lorsignori le ignominie che derivano da questo legiferare ottuso.
Chiediamo quindi a tutti i nostri lettori, singoli ultras o gruppi organizzati si segnalarci all’indirizzo librobianco@sportpeople.net le cose più assurde e/o ingiuste che hanno subito dall’entrata in vigore delle nuove leggi. L’intenzione, appunto, è quella di scrivere un cosiddetto “libro bianco” sull’argomento, mettendolo poi a disposizione di tutti per denunciare i soprusi e gli abusi che domenicalmente, in nome dell’ordine e della legalità s’intenda, subiamo.
E se non ci ascolteranno nemmeno stavolta a Roma, chissà che non si possa puntare più in alto: recentemente l’Europa ci ha regalato delle belle soddisfazioni.

 
 
 

NON NE POSSIAMO PIU'

Post n°84 pubblicato il 22 Maggio 2007 da miramor

RIDATECI QUELLO CHE CI SPETTA,

BASTA CON STE PRESE IN GIRO...

LADRI E PAPPONI FUORI DAI COGLIONI!

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