parole e immagini

Post N° 94


.COME UNA INCRINATURA NELLA NOTTE.Le avremo ben viste anche queste donne - in sogno o no, ma sempre nei vaghi recinti della notte - sotto le loro criniere di giumente, focose, con lunghi occhi teneri dai bagliori di cuoio, non già la carne quotidiana in svendita alle nuove macellerie di immagini, che ingurgiti solo, fra le lenzuola, ma l'animale sorella che sfugge e s'indovina, ancora meno distinta dai suoi riccioli, dalle sue trine di quanto la vaga linea dell'onda sia dalla schiuma, l'agile fiera di cui tutti vanno a caccia e che il più armato non raggiunge mai perché è nascosta più in fondo al suo stesso corpo ch'egli non può penetrare - se anche ruggisse di vano trionfo - perché ella è solamente come la soglia del suo stesso giardino, o come una incrinatura nella notte incapace di abbatterne il muro, o una tagliola con il sapore di frutto inumidito, solo un frutto, dotato però di sguardo - e anche di lacrime. -Philippe Jaccottet