Il corpo sa tutto
Nel bel mezzo dell'inverno ho infine imparato che in me albergava un'invincibile estate
Post n°25 pubblicato il 26 Settembre 2013 da miadea73
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Post n°23 pubblicato il 12 Settembre 2013 da miadea73
Sulla pelle stava impressa la storia della sua vita. Piccole cicatrici. Piccoli e grandi dolori maldestramente nascosti al cuore, ma vivi ogni volta che lo sguardo ci tornava sopra. Una mappa intorno ad efelidi e ad impietosi segni lasciati dall'inesorabile trascorrere del tempo. Era lì, sul collo, che ancora scivolava il calore di ingenue promesse; ci passò sopra una mano, sopraffatta dalla nostalgia e dal quel senso di andato che non torna mai più. Non era la paura di vedere il suo corpo cambiare, ma il timore che a quel corpo non venisse più data l'occasione di vibrare. Era l'assenza di una carezza, erano gli abbracci negati, sguardi incrociati solo per necessità, erano tutti i giorni messi in fila che non riusciva più a distinguere se non mettendoci sopra una croce sul calendario. E, croce dopo croce, era arrivato pure settembre, con il sole più stanco e la luce chiara di mattinatte lente. Odiava settembre, ma quel giorno spalancò le finestre e lo fece entrare. Nuda, avvolta solo dal quel tenue bagliore, i seni inturgiditi dall'aria fresca, si mise davanti allo specchio alla ricerca di altri graffi lasciati dal destino. Bruciavano, ancora, forte, come solo accade agli animi condannati al ricordo. Aggrottò la fronte e vide spuntare una nuova ruga; guardò meglio e scorse il neo che stava appena sopra la palpebra sinistra. Subito, senza guida, la mano corse veloce a cercare l'altro, graziosamente poggiato sul ventre, sotto l'ombelico. Su quei vezzosi scherzi colorati, una bocca bugiarda aveva apposto il suo sigillo d'amore, ma ora, lontano dal clamore, lontano dalle rime, lontano dalla voce suadente dell'inganno, lei se n'era riappropriata, e già era pronta ad offrirli con rinnovato slancio. La mano scese ancora più giù. Chiuse gli occhi e, per quel breve istante di piacere rubato e sconosciuto, le parve che la solitudine fosse un po meno insopportabile, ma mentre lo pensava una lacrima ribelle già lasciava un nuovo segno sul volto. |
Post n°21 pubblicato il 10 Settembre 2013 da miadea73
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Inviato da: SEMPLICE.E.DOLCE
il 30/08/2013 alle 22:43
Inviato da: SEMPLICE.E.DOLCE
il 29/08/2013 alle 22:40
Inviato da: SEMPLICE.E.DOLCE
il 29/08/2013 alle 22:40
Inviato da: miadea73
il 28/08/2013 alle 14:51
Inviato da: LUX_DIAPHANUM
il 28/08/2013 alle 00:25