uno nessuno centomil

ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE


Sentivo solo il rumore dei miei passi,che faceva eco per tutto lo stabilimento,il silenzio era interrotto da uno scoppio di un petardo in lontananza o dalle urle dei manifestanti e se i reparti produttivi sembravano dei cimiteri,l'apparato impiegatizio brulicava di gente che parlava sottovoce,entrata come dei ladri da particine secondarie,accompagnata o scortata da qualche eminente o illustre dirigente.Mi vergognavo di esser presente,sebbene non avessi timbrato;la mia assenza era una presenza triste un fantasma che ricordava i rumori mentre l'occhio si perdeva su tutto quello che si stava accumulando o che aspettava per essere smaltito.Decisi di non andare oltre,ma di vedere  quello che fuil mio luogo di lavoro da lontano,avevo paura del silenzio o di qualche sfiato di aria compressa che mi potesse far ritornare indietro nel tempo,su eventi ,persone lavori passati.Mi fermai li,un momento,meno di due minuti,forse,ad osservare in lontananza e mi venne spontaneo,prima di andar via fare il segno della croce,cercando un conforto o un'aiuto o una testimonianza in un qualcosa o qualcuno.Decisi di ritornarmene a casa,uscendo dalla portineria centrale,tra la gente ,tra telecamere e microfoni ,megafoni e bandiere al sole,petardi che scoppiavano e visi tirati che dietro ad un sorriso nascondevano il timore del futuro.PIANO INDUSTRIALE 2010-2011 TOTALE ESUBERI 1024 SU TOTALE DIPENDENTI  2500 UN CENTRO PRODUZIONE DIMEZZATO,UN ALTRO DA CHIUDERE UN REPARTO DI 138 PERSONE DELOCALIZZATO TRA ROMANIA E MEXICO