parole al vento

Post N° 352


Cosa farne di questa polpa tenera che scende e cola lenta e suadente?…fuoriesce e sborda dal paiolo caldo della mia animalascia traccia di se sulle labbra ancora rosse e lucide come ciliegie estive...nel gusto dolce di mela cotta… sfatta e spolverata di pungente cannellala punta della lingua freme di agrodolce lasciando al palato un’emozione speziatache sa di ricordi morbididi abbracci soffici e avvolgentie carezze lievi sulla nuca calda di sonno…non resta che plasmarla e farne un fragrante assieme, in cui l’esterno croccante tenga ben nascosto il fluido ripieno che nessuno assapora… di cui nessuno gode…