parole al vento

Post N° 365


“meglio di no non voltarsi mai quando si va via
perché voltarsi è già un po’ tornare è già nostalgiae non si va mai così lontano e mai via di quamai come quando non si sa bene dove si vala culla di foschia di un piccolo mattinoe come una malìa mi si versò nel cuoreed io inseguii la scia forse di un palloncinoscivolando via senza rumorecosì si va non perché ci sia qualche cosa poiche è da vedere ma per vedere cosa c’è in noie  poi non vedi mai ciò che pensi che incontreraima trovi sempre quello che non hai pensato maiun altro sole in più saliva sulla stradaed io scendevo giù con passi da impostoree intinsi dentro il blu la punta di una spadanon odiarmi tusenza rancoreme ne vado da tecon un sasso nel cuoresenza rancorenon averla con mee firmai il viaggiatorecon quella eterna febbre in noiper ciò che non siamo mai statiandiamo per camparegià delusi e stanchiviviamo come zebre poirinchiusi dietro gli steccatiillusi di sembrare dei cavalli bianchiio allora presi via con mepronto a sfidare le mie stelle
e poi che fine avremmo fatto io e tesaresti tu moglie di un reoppure amante di un ribelleod infermiera a un mattoo sposa a un martiresenza più amoreciò che hai davanti è di più di quello che hai avuto giàanche se quello che ahi avuto sempre davanti stae tanto quello che perdi non ti perdona maiperché per perdere e perdonare ci vuole saie se ora vado via arrivederci a un giornoe non sarà l’addio di questo viaggiatoreun grano di utopia ti porto al mio ritornoun universo mio…”(C.Baglioni "Un mondo a forma di te")