Voglia di VIAGGIARE

Mal D'AFRICA - Kenia -


  
Ho sperimentato il mal d'africa nel 1986 , quando per la prima volta sono andato in Kenya, in un posto a Diani che si chiama  Ukunda, nei pressi di Mombasa. All'epoca l'aereoporto dove si è atterrato era poco più di una pista di atterraggio per aerei di dimensioni più grandi degli aerei leggeri, ora 2010 ,l'aereoporto è diventato internazionale con gli shop interni, insomma è arrivata la " civiltà". Da qunado sono sceso dal mio areo, nell'86 ,ho percepito immediatamente un'aria diversa, ricca di profumi che non avevo mai assaporato. Il caldo semiumido il cielo blu e i neri che sorridevano con tutta la passione del mondo, insomma, già dall'arrivo il mal d'africa incominciava ad entrarmi.Era fine giugno inizio di luglio, quando il tempo cominciava ad essere meno piovoso e più costante, che arrivai al mio resort , a ukunda, sul mare tra banani e cocchi, il mare in realtà non si è presentato immediatamente come il più irresistibile , ma con il passare dei giorni ho capito che la stagione non era quella più favorevole  per ammirare il bel mare del Kenya. In ogni caso il mare non è il pezzo forte del kenya. Già nel 1986 decisi di andare a fare un safari fotografico ed andai a visitare il parchi di Amboseli e quello di masai mara, che dire , li la natura fa d'avvero da padrona. Tutto ciò che mi avevano insegnato in italia , li non valeva nulla ! assolutamente nulla. Le regole codificate della nostra civiltà lì  , sono completamente inutili. Ti rendi conto di essere impreparato a sostenere il confronto con la natura vera , ti rendi conto che tu , con tuta la tua tecnologia , sei un esserino insignificante, che può essere annientato in un secondo da un qualsiasi animaletto della savana.Fu allora che realizzai che dovevo fare qualche cosa  e fu lì che decisi di abolire l'OROLOGIO, per me simbolo di costrizione e di civilizzazione. Da allora il mio rapporto con l'orologio, si modificò definitivamente.Il concetto dell'ora, intesa come principio per il quale tutto va compiuto entro la tal ora, è un parametro che per gli africani NON esiste, il tempo per loro è soltanto il giorno e la notte, il mattino dal pomeriggio e null'altro. E' insignificante , per loro , barricarsi dietro ad un appuntamento previsto per le ore ...tot, loro non vivono in funzione degli appuntamenti , selle scadenze temporali, loro ....vivono e BASTA !Sono tornato nel 2009 e quello che avevo trovato non è per nulla cambiato, tranne per l'aereoporto , che è diventato internazionale .Le persone hanno , per fortuna , mantenuto lo stesso stile di vita, cioè " POLE POLE " , piano piano, la loro filosofia di vita è appunto quella, non fare oggi ciò che puoi fare domani.Questa volta sono andato a Watamu, vicino a malindi, ed ho trovato persone disponibili e sincere . Dico sincere dal punto di vista dell'anima, perchè gli africani ,in genere, sono bugiardi, ma fa parte del loro modo di essere.Malindi è una cittadina commerciale ed è frequentata da tutti i generi di persone , dal contadino allo spacciatore, a mio parere non vale la pena starci troppo tempo. L'Africa vera è quella dell'entroterra,dei parchi dei villaggi sperduti, dove l'ospitalità è un fatto comune. Vedere i sorrisi sinceri dei bimbi, fa allargare il cuore e fa contemporaneamente provare un senza di tristezza pensando ai nostri giovani che sono perennemente insoddisfatti