SOMEWHERE

Post N° 195


Una poetessa che mi assomiglia...L'ho scoperta quando stavo dalle suore, il primo anno, e ho spazzolato l'intera libreria del convitto...Mi assomiglia... Quasi tutte le sue poesie hanno un risvolto inatteso, inquietante a volte... che stride, ma che apre quel varco tra il mondo interiore e il resto tutto attorno, attaverso la comunicazione su carta, tramite parole, che non tutti recepiscono, che non tutti sanno o vogliono ascoltare.Penso che lei non stesse proprio bene con se stessa, e in questo (a parte qualche "problema" adolescenziale...oramai senile...) non mi rivedo, ma credo di "viaggiare" sulla scia della sua sensibilità, alla medesima profondità.Ho letto le sue poesie 2 anni fa, per la prima volta. Erano trascorsi circa due anni da quando ormai le mie parole erano su carta, ed era assurdo come mi sembrasse di leggere me... In effetti una me (la me delle prime poesie, la me meno rilassata...), uno stile, quello vecchio, quello delle inquietudini, che già allora era seppelito, ma lo sentivo tanto personale...Non desideravoNon desideravoche tu m'innalzassinel cielo,né volevobaciare la terraal tuo passaggio.Volevocamminarti al fiancocon la mia manonella tua manocon la mia ombranella tua ombra.I sognirestano sogni.MARIA CARLA CHIOSI