il sognatore

parlami dei sogni


17 maggioParlami dei sogni dove ti camminoE  ti percorro e ti disegno E  tu mi dici che mi legheresti e porteresti viaDimmi che cosa senti e cosa faresti per meCosa ti sussurro lieve e ardenteRaccontami da dove mi hai vistoPercepito scorto e afferratoCosa ti sembra il mio sapore sulla linguaE cosa avverti quando mi guardiChe cosa faresti e come mi ucciderestiPer divorarmi e distruggermiE ricrearmi dentro di te.…………Sei così distantee così dentro di mecosì differentee così simile ai miei stessi artida avere le mie stesse improntenel fango della vitacosì odiata creaturaincollata ai miei fianchicome nelle notti passateinsieme, a sentire i fiati mescolati.…………Tu eri il mio libro, la mia pennail mio foglio, le mie parole non scritte.Fino a quando il tuo corpo ha scaldatoil cotone consunto del mio lettonon sono riuscito a girare pagineo a caricare l’inchiostro nelle cartucce.Tu scrivevi la vita e il mio dolorecoi tuoi capelli neri che lasciavano sciecome bave lucenti di lumache lente.Ti ho scritto per giorni e mesi e orenon hai mai risposto e al mio indirizzonon è mai arrivato nulla, e io ero lìad aspettare che giungesse almeno l’ecodi parole buttate via ed erose dal vento.