Somnio ergo Sum

Post N° 52


Across the music Premetto che nel vedere "Across the universe" ero condizionato essendo portatore sano di beatlesianeità ed avendo sentito e letto commenti di amici bloggari e non, tra cui la sempre interesante recensione di Miss Blum.. E proprio sul suo blog ho commentato dicendo che trovavo di primo acchito banale(prima di averlo visto) la scelta dei nomi dei protagonisti. Ma mi son dovuto (in parte) ricredere...Jude, Lucy, Maxwell, Sadie, Prudence sono stati scelti dai testi delle canzoni dei 4 non per pigrizia o mancanza di originalità ma perchè rispondono all' obbiettivo del film di essere una "perifrasi" (parolone che fa sempre la sua figura..) degli anni 60 con sottofondo La Musica. E questo il film è: un bel musicaletto - ritratto del decennio in questione in stile beatlesiano,  prendendo un pò di questo e un pò di quello, saccheggiando a piene mani nell'immaginario inventato dai 4 per sintetizzare gli elementi chiave.Un bel prodotto in questo senso ma con qualcosa di più. Si raccontano i ggiovani, la voglia di fuga, i college, lo sballo, le lotte per i diritti civili, la guerra in vietnam, le contestazioni, la psichedelia...con gli attori che cantano benino le canzoni. Nella scelta dei temi forse può essere stato scontato, si ha l'impressione che non si sia voluto azzardare troppo..Gli arrangiamenti dei brani sono molto carini, alcuni assai interessanti. Ho trovato deliziose certe strizzate d'occhio come l'impiegato che dice a Jude "pensavo che quando sarei stato 64enne sarei stato già via...(when i'm 64..) e  specialmente la scena della cena in cui la zia dice che "la crema di cranberries è ottima quest'anno" (citando lennon nella coda di Strawberry fields forever).La parte del mea culpa all'americana sulle guerre ingiuste vede una bella interpretazione su "I want you" : mentre cantano "she's so heavyyyy" portano a spalla la statua della libertà... ma è troppo tardiVeramente deliziose sono certe immagini che accompagnano alcune delle canzoni più belle, come la “colata di succo di fragole”, il cielo attorno a “dear prudence”, il circo di “Mr Kite”…ho trovato fuori posto, o perlomeno forzate, invece, l’inserimento di due protagonisti come icone-posticce della Joplin e di Hendrix.Da vedere quindi, decisamente, ma con alcune riserve..Insomma, con un simile repertorio a disposizione potevano tentare di più, oltre che dipingere didascalicamente certi tratti dei 60s...peccato. Però all'uscita ho visto dei 50enni musicisti di mia conoscenza estasiati, forse per eccessiva nostalgia...