Somnio ergo Sum

Post N° 63


Ies ui chen!Nessuno di noi voleva che succedesse, nessuno voleva vedere ancora e di nuovo facce urlanti chiacchiere, ammiccamenti verbali, rivendicazioni di catastrofi, giornalisti in orgasmo, caselle postali reali o virtuali intasate di volantini reali o virtuali.Tutti siamo scoraggiati, delusi. Che dico: siamo tutti incazzati neri. Nessuno ne vuole parlare “tanto,a  che serve? “ “Ancora ne vuoi parlare? Povero ingenuo”Mi ero ripromesso di non farne cenno, almeno qui. Per far finta di niente e per contribuire solo a far pensare ad altro.Sono un po’ stufo, adesso. Prendo spunto dall’ottimo rearwindow e voglio spendere qualche parola in merito al prossimo 13/14 Aprile.  Come ho già scritto altre volte, ho sempre votato per scongiurare qualche pericolo (uno in particolare. Molto basso..) e per garantire almeno il meno peggio. Lo farò anche stavolta e mi sento in larga compagnia..Però temo che questa “compagnia” sia meno numerosa di quello che serve.  E allora, per essere utile, come da lunga tradizione della sinistra, vorrei appellarmi solamente al senso civico di chi vuole leggere queste righe. Dopotutto la cosa peggiore che sta accadendo è la sfiducia nei confronti delle istituzioni e nei nostri diritti “sacri”, prima che nei confronti delle persone che le rappresentano (sfiducia quest’ultima peraltro giustissima e comprensibile)Credo che rinunciare al voto (uno dei pochi diritti rimasti) potrebbe significare regalare il nostro futuro al’incognita, ancor più che votare il meno peggio..Personalmente darò la fiducia al Partito Democratico. Mi sembra l’unica speranza concreta, ho fiducia nelle persone che lo dirigono prima ancora che nel programma effettivamente un po’  “sfuggente”Non voglio convincere nessuno a farlo (ma ANCHE SI!), solo non riesco più a sopportare discorsi ancora qualunquisti, superficiali, inutili, masochisti…“Lo stato che ruba” “tutto un magna magna” “tanto è lo stesso” “rossi e neri tutti uguali”.. Basta, lascio parlare il mio caro buon vecchio Michele Apicella. A metà del del filmato che segue, Michele (in versione bamboccione da "Sogni d'oro") da la risposta e lo “schiaffo” che merita chi continua a parlare così…Nell’ auspicio che si risvegli  il senso civico e una sana passione politica