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Post N° 57

Post n°57 pubblicato il 08 Gennaio 2008 da emme_77

Testimone consapevole (ovvero Ragionevoli dubbi)

Qualche giorno fa hanno passato in tv due puntate della fiction su “L’avvocato Guerrieri”. Per chi non lo sapesse, l’avv Guerrieri è il personaggio principale di tre romanzi di Gianrico carofiglio, un magistrato barese prestato alla scrittura. Con i suoi libri ( “Testimone inconsapevole” “Ad occhi chiusi” e “ Ragionevoli dubbi”)  ha conosciuto un’ enorme popolarità  e ha dato vita in maniera originale e assai gradevole a storie avvincenti con contorno di procedure processuali italiane in questo caso affatto noiose. Guerrieri si trova a combattere con suoi drammi personali e ricordi risonanti d’infanzia nel mentre accetta, suo malgrado, dei casi impossibili che però riuscirà a sbrogliare in modi “mozzafiato”. E in più le storie sono ambientate a Bari e in Puglia, il personaggio ( L’avv Guerrieri) è Barese e  quindi non poteva che suscitare in me un legame da “La Terra.”.

Comincio quindi l’anno (s)parlandone un po’.

Come spesso succede per film tratti da libri, l’aspettativa è parecchio alta e altrettanto il rischio di delusione. In questo caso poi la componente di una narrazione molto avvincente unita alla descrizione della propria terra produce una miscela facilmente esplosiva.

L’ avv Guerrieri me lo immaginavo come un eroe “beat” (nel senso di battuto), un quasi sconfitto pronto a rialzarsi, che stupisce prima di tutto se stesso; trasandato ma elegante, triste ma anche capace di sottilissimo umorismo, perso in continui e logorroici discorsi interiori, attento osservatore del mondo circostante. E il mondo circostante, il suo mondo, è nei romanzi pieno di colori ma anche di tenebre, come lo è Bari e un po’ tutta la Puglia, ricco di umanità compresa di lati oscuri. I personaggi secondari sono assai caratterizzati e poco di “contorno”  e le vicende processuali sospese tra la noia tipica delle aule di tribunale italiane e imprevedibili quanto accattivanti colpi di scena..

Devo dire che ho trovato un po’ di tutto questo nelle fiction passate in tv. Ma qualcosa non convince. Visto il successo regresso dei libri pare che lo sforzo della produzione ci sia stato, ma sfugge qualcosa di intangibile che rende invece  molto più affascinanti le pagine scritte.

Emilio Solfrizzi si impegna, si vede, si sforza quasi. Ma io non posso fare a meno che legare quel volto (e quel nasone) ai suoi mitici personaggi del duo Toti e Tata che impazzava a metà anni ’90 nelle televisioni locali di qui .  Fisicamente si avvicina anche un po’ a come forse me lo immaginavo, ma anche  sforzandomi non mi riesce che vedere solo la sua vis comica… Parlando poi con delle lettrici di Carofiglio, mi pare di capire che almeno per i gusti femminili, Solfrizzi non è affatto adatto al ruolo…

Parecchio deludente la scelta di ambientare le storie a Trani (dove ha sede il tribunale) e non a Bari. Ora, per chi non conoscesse queste città, Trani è un gioiellino, forse più adatto alla rappresentazione di una fiction, ma Bari, con i suoi lati nascosti, le sue luci e le sue ombre, E’ un personaggio del film. Quindi boccio con riserva questa scelta.

Nota positiva la fedeltà quasi pedissequa dei testi nei dialoghi, specie nelle scene in tribunale. Ma è tutto troppo impostato, manca una certa  “tensione dinamica”. Su alcune licenze delle storie non mi dilungo, anche perché per esigenze da fiction televisiva ce lo aspettavamo che si potesse rimescolare un tantino le carte.

Mi aspettavo di vedere un avvocato Guerrieri che cammina e pensa solitario in una Bari più piena di ombre che di luci, a combattere con i suoi fantasmi del passato e i mostri del presente. Invece ho trovato un Solfrizzi che passeggia sornione in una assolatissima Trani, con ogni tanto dei guizzi dei romanzi che vengono a galla. Insomma, lo sforzo c’è stato ma il risultato è modesto.

 

Mi piacerebbe però sentire qualche altro parere, magari di chi conosce Solfrizzone da poco, o non lo conosceva affatto come “Kiavik”…

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Commenti al Post:
RosexelA
RosexelA il 09/01/08 alle 13:08 via WEB
Pareri non posso dartene, almeno finché non lo avrò visto anch'io.. Anche se, a questo punto, mi sa che cercherò prima i libri :)
 
 
emme_77
emme_77 il 09/01/08 alle 13:29 via WEB
Ti aspetto allora, e credo che sarà presto : quei libri vanno via in un niente ;)
 
womanonthemoon
womanonthemoon il 10/01/08 alle 13:06 via WEB
Premesso che i romanzi di Carofiglio non li ho letti, la fiction nel suo insieme mi ha delusa. Attori fuori posto, dialoghi forzati (forse proprio nel tentativo di riportarli fedelmente da romanzo), situazioni paradossali e personaggi al limite del credibile. Nell'episodio dell'africano accusato di aver ucciso il bambino, l'attore più credibile è stato proprio questo ragazzo di colore, che infatti torna nell'episodio sucessivo. Insomma, a me non ha fatto venir voglia di leggere i romanzi. E il buon Solfrizzi non mi ha totalmente convinta. Pessimi come spesso accade i personaggi femminili :(
 
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