Mio Caro Diario

Essere Gay


E' fuori pericolo la ragazzina che qualche giorno fa ha tentato di togliersi la vita ingerendo un mix di farmaci perchè i genitori osteggiavano il suo rapporto sentimentale lesbico. Dopo aver ricevuto le prime cure nel reparto di Rianimazione dell'ospedale 'San Leopoldo Mandic' di Merate (Lecco) ora è ricoverata in Psichiatria per il trattamento sanitario obbligatorio previsto in casi di tentato suicidio. Nulla si sa sulla identità della adolescente se non che abita con la famiglia nel Meratese. Tuttavia, secondo alcune indiscrezioni, pare che circa un mese fa la stessa ragazzina avrebbe tentato un'altra volta di compiere il disperato gesto per gli stessi motivi. In quel caso, però, le sue condizioni non erano particolarmente gravi tanto che non è stata neppure portata in Rianimazione. Così come allora, settimana scorsa, al termine dell'ennesima lite con la madre, la più forte oppositrice a quel rapporto sentimentale e che aveva imposto alla figlia l'assoluto divieto ad incontrare la fidanzatina, si è chiusa nella sua cameretta ingerendo una notevole quantità di farmaci di vario genere, alcuni regolarmente prescritti con ricetta medica. I genitori si sono resi conto dell'accaduto solo il mattino successivo quando è arrivata l'altra ragazzina, informata dall'aspirante suicida dell'infausta decisione. Quando i genitori sono entrati in camera l'hanno trovata in condizioni decisamente gravi. Sul posto sono immediatamente giunti i mezzi del 118. Portata al 'Mandic' è stata sottoposta a lavanda gastrica e tenuta in osservazione per alcuni giorni nel Reparto di terapia Intensiva. Sempre secondo quanto appreso, i genitori avrebbero taciuto i motivi del gesto spiegando ai medici di non sapersi dare una spiegazione. La verità, almeno quella raccontata dalla protagonista della vicenda, è emersa quando l'adolescente si è ripresa.