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Cannavaro, da fratello d'arte a pilastro del NapoliVenerdì 25 Maggio 2007Solo Iezzo davanti a lui. Con trentasei presenze Paolo Cannavaro è il secondo calciatore del Napoli per partite disputate. Il numero uno stabiese ne ha totalizzata solo una in più, segno che il fratello minore di Fabio è davvero un pilastro di questa squadra. Si sono voluti fortemente già prima che la scorsa stagione calcistica volgesse al termine e tutte le promesse sono confluite nella firma che ha messo sotto il contratto mostratogli da Pier Paolo Marino. Cannavaro voleva il Napoli, il Napoli voleva Cannavaro. Un nome pesante, quello di Paolo, soprattutto al termine di un Mondiale, quello di Germania, che aveva visto suo fratello farla da padrone. Ma Paolo, a dirla tutta, non ha mai avvertito grosse pressioni. Anzi, a onor del vero si è subito reso gran protagonista dell'avvio di stagione, segnando un gol in rovesciata, alla Juve, nei minuti di recupero. Per giunta, in un San Paolo stracolmo. Cose dell'altro mondo. Edy Reja non l'ha mai smosso dalla difesa: che dovesse giocare a destra o al centro, non ha mai fatto differenza. Paolo si è sempre proposto con la massima umiltà, perché ha raggiunto il suo scopo: giocare nella sua squadra del cuore. Anzi, un altro piccolo desiderio lo avrebbe ancora, ma quello non dipende solo da lui: prima o poi, la maglia azzurra riavvicinerà i fratelli Cannavaro. Possibile? Chissà. Intanto, lunedì tutti al San Paolo a guardare Fabio, impegnato nella Partita del Cuore. Magari si potrebbe già iniziare a sognare. Intanto, però, Paolo non si nasconde e, sulle orme del fratello, proverà a candidarsi come capitano del Napoli dell'anno venturo. Ecco, diventare il primo capitano dell'era De Laurentiis col Napoli in serie A, quello si che potrebbe essere un sogno realizzabile in tempi brevi. L'importante è fare al meglio il proprio lavoro: fermare gli avversari. Se poi, come con la Juve e con lo Spezia, arrivasse un gol determinante, allora il cerchio si chiuderebbe.