Sono una Gina

Il Malato Immaginario di Moliere


Ieri sera sono andata a teatro a vedere una commedia trasformata in una vivacissima sorta di cabaret tragicomico.Vi assicuro mi sono divertita tantissimo! Tornando a casa, dopo aver accompagnato il Mago dalla cugina londinese, osservavo la citta in fibrillazione: alle 23:30, in corso Buonos Aires c'è in giro più gente che al mattino alle 08:00 di una giornata lavorativa.E tra parentesi, in ogni macchina ci sono almeno due/tre persone e nessuna ha le dita nel naso, nessuna si sta truccando o legge il giornale.Eh si al mattino, mentre si va al lavoro icontri sempre gente con le dita nel naso, che ha un vero e proprio dialogo anche veemente tra dito indice della mano destra e cavità nasale. E poi terminato il dialogo arriva il momento dei saluti: l'addio definitivo tra il dito indice e gli abitanti della cavità nasale!'Tanto non mi vede nessuno', questo è quello che pensate: invece, siccome forse non ve ne siete mai accorti VI VEDONO TUTTI- chi vi sta davanti e guarda nello specchietto retrovisore, chi vi sta dietro e guarda nel vostro specchietto retrovisore e chi vi sta di fianco!