Sono una Gina

DOMANI E' UN ALTRO GIORNO


Roma ore 6:00 pm del giorno 18/05/2006: è ora di ritornare verso Milano, anche oggi un'altra giornata di lavoro è terminata. Esco dall'azienda dove sono e mi avvio verso la mia macchina presa a noleggio la mattina e via verso l'aeroporto di Fiumcino. Mentre prendo il raccordo penso 'dai se riesco prendo il volo delle 7:00', cerco una stazione alla radio, curva a gomito, corsia di immissione del raccordo 2 Km e un muro di macchine, camion, pullman mi si presenta davanti. Il raccordo che è a tre corsie, per sendo di marcia, è diventato, nel mio senso, a 5 e la corsia d'emergenza ospita altre due file di macchine: purtroppo devo aspettare ben 2 ore prima di arrivare all'aeroporto, riconsegnare la macchina, avviarmi verso il check-in e prendere il volo delle 9:00 pm per arrivare a casa alle 11:00 pm.Casa dolce casa-penso: 'dai domani è un'altro giorno'.Questa mattina prendo la mia macchinina ritirata due giorni fa dal meccanico, e mi avvio verso il mio ufficio: a metà strada uno strano rumore di ingranaggi si impossessa di lei, e siccome era palese che non fosse l'autoradio che non trovava più la frequenza giusta, decido di ritornare verso casa prima, prima che la macchina mi faccia qualche scherzetto. Ma purtroppo il rumore prende il sopravvento e le marce non entrano, l'unica marcia a mia disposizione è la retro; quindi posso scegliere: oh vado verso casa 10 KM in retro oppure cerco un parcheggio! Opto per la seconda soluzione: ingrano la retro e percorro metà via, finchè la macchina non mi si spegne proprio metre ho terminato il parcheggio. Appongo il classico cartello con scritto GUASTA (quello che a Milano le persone mettono perchè non trovano un parcheggio in un'altra via nel giorno della pulizia delle strade) e mi avvio verso una fermata dell'autobus, dopo 30 minuti di orologio, mi accorgo che 'forse' c'è sciopero. Allora chiamo la mia scialuppa di salvataggio: mia madre. Che viene in mio soccorso, e mi presta la macchina per proseguire il mio viaggio verso il lavoro.Se sapevo che era così dura, avrei preparato i panini come quando si va in gita.Questa sera, mi accingo a riprendere la macchina, (di mia madre), infilo la chiave-giro e... NON PARTE: allora cerco di parlagli di fargli capire che ho avuto una giornata difficile ieri e che ho già rotto una macchina 'Per piacere' dico, mentre giro la chiave 'Per piacere'. Un vecchietto che porta a spasso il cane mi osserva come se fossi una matta, allora gli dico con molta gentilezza che la macchina è mia'. Per essere sicura di aver fatto tutte le operazioni giuste, scendo dalla macchina, mi metto il golfino, chiudo la macchina, mi allontano qualche centimetro e mi ritolgo il golfino, apro la macchina e cerco di mettere in moto...ma niente...allora chiamo mio padre il quale mi pone le seguenti domande: 'sei sicura che non parte?' - 'hai infilato la chiave', 'ma la chiave è quella giusta'. Ma sapete il bello: io gli rispondevo!!!Bhe ora ho risolto tutto...ho mangiato 7 palle di profiterol, nella speranza che si siano sbagliti a fare i test scientifici e il cioccolato produca endorfina così che anche se sono ingrassata, domani possa sentirmi meglio.