dammi una sigaretta

Post N° 15


Come me Vladimir sapeva parlare con gli animali, ogni volta che incontrava un gatto subito tendeva un dito e toccando il musetto allacciava una comunicazione col gatto e diceva: Dottore, chi fa amicizia con gli animali fa amicizia gratis con Dio, e così in un colpo solo collega e unisce l'infimo con l'altissimo e chiude il cerchio, proprio come da tutti quei rifiiuti della fabbrica,grazie a una grafica io volo veloce verso le raffiche più alte del mio spirito. Ah, ah...! E così accadde una volta che eravamo andati sopra la Kelerka, dove c'è lo stagno, che prima era con i salici come nella poesia di Erben, ed eravamo andati a vedere che aria tirava alla birreria Al Cane Parlante, dove c'era davvero un cane lupo che mandava i clienti a fare in culo in modo ben chiaro e pronunciava merda ancora più distintamente, tornammo attraversando il cimitero di Prosek, la terra consacrata era tutta infestata dall'edera, arrivammo alla chiesa di Prosek e siccome era aperta entrammo, perchè quella chiesetta aveva compiuto da poco quasi mille anni...e lì la donna delle pulizie spolverava le panche e l'accompagnava un bellissimo gatto, come quelli che piacciono a me, un gatto tigrato con le zampine e la pettorina bianche e il musetto rosa, il gatto camminava sulle panche e, quando la donna si inginocchiò e si mise a spolverare l'altare, con un salto la superò e salì sulla tribuna, si sedette accanto al campanello per l'elevazione e il suo sguardo era tale, che avrebbe potuto essere un chierichetto o il sagrestano o anche più, come temeva Vladimir... Poi la donna si inginocchiò e fece un profondo inchino e il gatto la seguiva, lei chiuse la chiesa ed entrò nella canonica e il gatto dietro. Quando la domenica io e Vladimir andammo a messa, le cose andarono come aveva previsto Vladimir. Alla messa lunga il gatto stava seduto accanto al campanello, guardava l'altare in un modo, che, quando dalla prima fila ci voltammo, vedemo che nessun viso umano esprimeva tanta devozione e tanta saggezza quanto quel gatto, perciò Vladimir mi sussurrò che il gatto, che guardava compiaciuto il parroco che celebrava la funzione, per un tiro di carambola era in comunicazione direttamente con Dio,e Dio,di nuovo tramite il parroco, era in diretto contatto col gatto, cosicchè in casi eccezionali i gatti precedono i credenti tiepidi, e in cielo dev'essere pieno di gatti. Quando Egon Bondy venne a conoscenza di questa considerazione, disse afflitto: Io me ne vado dritto a letto, porca puttana, ma dove la va a prendere questa roba, quello psicopatico? E invece a letto non ci vado, io schiatto qui, che venga a prendermi l'ambulanza, ma non quella normale, quella con il lampeggiatore blu sul davanti...questa sarà un'altra notte di quelle buone, cristto...!J.H.