soprabito
voglio un'anima asciutta e una mente compressa,per non ricordare il dolore,per non sentire che non sono nata per questa aria
FEMME ET CHATTE
la mano bianca la zampa bianca
folleggiare nell’ombra della sera.
Celava - la scellerata -
sotto guanti di fil nero
d’agata gli artigli micidiali,
taglienti, lucenti, suoi rasoi.
Anche l’altra si sdolcinava,
l’artiglio acuminato rinserrava,
ma il diavolo non ci perdeva un punto-
E nel boudoir, in cui tintinnava, aereo,
il suo riso, scintillavano quattro punti fosforescenti.
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elisa
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« Messaggio #23 | ... » |
e sono cambiate tante cose, solo io non cambio mai. volubile, insoddisfatta, irrequieta. e dire che la sola cosa che abbia sempre voluto è un pò di tranquillità, di calma e serenità. giusto ciò che manca da sempre, a volte penso che non riesco a stare senza problemi, come se mi annoiassi e non sapessi cosa fare senza arrovellarmi il cervello in mille lucubrazioni sterili e solitarie. ogni volta qualcosa di nuovo, questa volta tachicardia e ansia, di nuovo mal di testa che durano giorni, e dover sempre dire che tutto è a posto, che tutto va bene anche quando nella mia testa tutto funziona da sé, come se vivesse una vita parallela e indipendente dalla realtà, senza controllo. la mia testa sta avendo il sopravvento su tutto ciò che che viene gestito nella maniera sociale, l'urlo mai uscito dalla mia gola vive autonomamente nella mia testa, sto diventando una donna con due teste. ma il sangue ossigenerà solo una delle due. voglio proprio vedere quale.
E' di un bambino con la sua pistola
Che spara dritto davanti a se
A quello che non c'è
Ho perso il gusto, non ha sapore
Quest'alito di angelo che mi lecca il cuore
Ma credo di camminare dritto sull'acqua e
Su quello che non c'è
Arriva l'alba o forse no
A volte ciò che sembra alba
Non è
Ma so che so camminare dritto sull'acqua e
Su quello che non c'è
Rivuoi la scelta, rivuoi il controllo
Rivoglio le mie ali nere, il mio mantello
La chiave della felicità è la disobbedienza in se
A quello che non c'è
Perciò io maledico il modo in cui sono fatto
Il mio modo di morire sano e salvo dove m'attacco
Il mio modo vigliacco di restare sperando che ci sia
Quello che non c'è
Curo le foglie, saranno forti
Se riesco ad ignorare che gli alberi son morti
Ma questo è camminare alto sull'acqua e
Su quello che non c'è
Ed ecco arriva l'alba so che è qui per me
Meraviglioso come a volte ciò che sembra non è
Fottendosi da se, fottendomi da me
Per quello che non c'è
è il giorno perfetto per arrendersi dentro
Inviato da: Anonimo
il 19/05/2008 alle 13:48
Inviato da: larina.p
il 17/05/2008 alle 22:28
Inviato da: Anonimo
il 12/05/2008 alle 22:27
Inviato da: borgia.ginz
il 12/05/2008 alle 19:43
Inviato da: punkislam_1977
il 09/04/2008 alle 13:36