my goooddd....

IL DOTTOR GENCHI E I MISTER HYDE


26 27 28 RUBRICHE Senza frontiere Le opinioni Risponde Stefania Rossini Le vignette di Altan articoli provenienti dal settimanale Conosci te stesso, trova il vero amore! TELEFONA E RISPARMIA ll dottor Genchi e i mister Hyde Ottobre '96: Berlusconi convoca la stampa per mostrare una 'microspia' nascosta da "procure eversive" a Palazzo Grazioli. Una trovata utile per aprire la strada alla Bicamerale  
Maurizio Gasparri e Fabrizio Cicchitto Nell'ottobre '96, vigilia dell'inciucio Bicamerale, Berlusconi convoca la stampa e mostra al mondo una gigantesca 'microspia' nascosta da fantomatiche "procure eversive" nel suo studio a Palazzo Grazioli. D'Alema, che sta per diventare presidente della Bicamerale coi voti di Forza Italia, solidarizza e sollecita un "colpo di reni" per rifare la Costituzione. Violante convoca la Camera in seduta straordinaria e dà la parola al Cavaliere, che denuncia lo "spionaggio ai danni del leader dell'opposizione", cioè lui: "Il più grave attentato alle libertà parlamentari della storia repubblicana". Poi, nel silenzio dell'informazione, la Procura di Roma scopre che il 'cimicione' era un ferrovecchio inservibile nascosto in casa Berlusconi da un disinvolto addetto alla sicurezza del Cavaliere. Una patacca, utilissima per spianare la strada alla Bicamerale. Il 24 gennaio scorso la scena si ripete in vista dell'inciucio sulle intercettazioni. Berlusconi annuncia: "Sta per scoppiare uno scandalo enorme, il più grande della storia della Repubblica: un signore ha spiato 350 mila persone". Il signore è il vicequestore, da vent'anni consulente tecnico di decine di procure in delicatissimi casi di strage, omicidio e corruzione. Non ha mai intercettato nessuno: riceve intercettazioni e tabulati telefonici disposti e acquisiti dai pm secondo la legge e li incrocia per leggerli al meglio. Incastrando colpevoli e scagionando innocenti. Altra patacca. Ma anche stavolta un'opposizione evanescente e disinformata e una stampa sciatta e gregaria se la bevono d'un fiato, sparacchiando cifre a casaccio e accusando "lo spione" di ogni nequizia senza uno straccio di prova. Eppure Genchi è stato indagato come 'atto dovuto' dalla Procura di Roma, che intanto lo nominava suo consulente per un omicidio. E i suoi accusatori sono gli stessi che fanno i garantisti persino con i condannati. Gasparri (Pdl): "Roba da corte marziale". Rutelli (Pd): "Caso molto rilevante per la libertà e la democrazia". Cicchitto (Pdl): "Grande fratello inquietante". Tenaglia (Pd): "Vicenda grave". Bocchino (Pdl): "Il più grande spionaggio della storia repubblicana". Mastella (fu Udeur): "Pericolo per la democrazia". Violante (Pd): "Intollerabile". Quagliariello (Pdl): "Scenario inimmaginabile e preoccupante per la sicurezza dello Stato". Caldarola ('Il Riformista'): "Spioni deviati spiano migliaia di cittadini, Parlamento e governo". Zanda (Pd): "Tavaroli e Genchi, tante analogie" (infatti uno spiava illegalmente migliaia di persone per un'azienda privata, l'altro lavora legalmente per lo Stato). 'La Stampa' e il 'Corriere': "Un italiano su 10 nell'archivio Genchi". 'Il Giornale': "Grande orecchio, miniera d'oro". 'Libero': "L'intercettatore folle". Pigi Battista ('Corriere'): "Lugubre monumento alla devastazione della privacy, nuvola potenzialmente ricattatoria". E questi sono solo i garantisti. Da non confondere con i giustizialisti.