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BERLUSCONI UGUALE A OBAMA????


In un'intervista al quotidiano "Bild" il premier parla anche della crisi internazionale"La chiave della ripresa è che i paesi agiscano in maniera coordinata"Berlusconi: "Io e Obama similisiamo entrambi uomini del fare"ROMA - Parla di crisi, di Europa, di politica internazionale. E anche di Barack Obama, con cui si dice certo di "instaurare una relazione altrettanto forte" che con George W. Bush, perché "siamo entrambi uomini del fare": a dirlo è Silvio Berlusconi - a Berlino per il G20 - in un'intervista che esce domani sul quotidiano tedesco Bild. "Il mio rapporto di amicizia con Bush - spiega il premier - non ci ha impedito di avere a volte idee diverse, ma sempre sulla base di una profonda e reciproca stima". E con Obama, assicura, sarà lo stesso: "Ci lega un tratto comune, siamo entrambi uomini tesi al fare. La sua sua azione politica e i suoi provvedimenti saranno valutati sul campo, ma intanto per quanto mi concerne sono fiducioso che la sua 'audacia della speranza' sia l'approccio giusto per risolvere i grandi problemi con cui si è trovato a confrontarsi". Sulla crisi, Berlusconi spiega che è necessario un approccio coordinato. "A una sfida globale - dichiara - vanno date risposte globali. Ecco perché ci stiamo muovendo in modo sinergico, e perché nessuno può pensare di attaccarsi alla ruota dell'altro". Quanto alla durata, non si sbilancia: "Qui non si tratta di leggere il futuro nella sfera di cristallo, nessuno ha questa capacità". L'Italia, però, a suo giudizio è meno colpita grazie alla forza del risparmio. E sempre a proposito degli attuali problemi economici e finanziari, il premier lamenta che "l'Europa soffre di alcuni anacronismi" e "manca di una forte dimensione politica. Gli unici strumenti per fronteggiare le crisi sono rimasti, finora, monetari. La sola infrastruttura assimilabile alla sfera politica è il Patto di stabilità e crescita". Segue l'elogio della moneta unica: "Se l'Europa è in grado oggi di rispondere con efficacia agli effetti della crisi finanziaria attraverso piani nazionali anti-crisi, è grazie alla ritrovata flessibilità di bilancio e alla stabilità dell'euro". Ma, aggiunge, "il rigore deve potersi coniugare con lo sviluppo". Poi il presidente del Consiglio si rifiuta di dare voti al cancelliere tedesco: "La pagella definitiva gliela daranno i cittadini tedeschi con il voto del prossimo anno", fa notare. "In primo luogo - continua - Angela Merkel ha fatto col massimo impegno tutto ciò che poteva per mettere in sicurezza il bilancio tedesco. Ha voluto scommettere sulla ripresa e ha adottato misure coraggiose". Insomma, "una donna coraggiosa, di polso, molto preparata". Infine, nell'intervista Berlusconi propone una "detax" per i paesi poveri, da avanzare in ambito G8. E commenta così il suo terzo mandato come presidente dell'organismo che riunisce gli otto Grandi: "Un primato che se da un lato mi dispiace, perchè prova che sono troppo vecchio, dall'altro garantisce una leadership di saggezza e di esperienza nella nostra politica estera".