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COPPIE DI FATTO


ROMA - "Sono favorevole a normare le unioni di fatto, a patto di non produrre un matrimonio di serie B. Allo stesso tempo sono convinta che diritti e doveri reciproci debbano essere riconosciuti alle coppie che vivono fuori del matrimonio". La candidata del Pdl alla Regione Lazio, Renata Polverini, affida al blog la sua opinione sulle unioni civili. Provocando l'irritazione della Destra che la sostiene e le frecciate del centrosinistra. "La Polverini afferma di essere a favore delle coppie di fatto, per l'edilizia popolare e contro il binomio immigrazione uguale delinquenza. Ma si è resa conto che è la candidata del Pdl?" commenta Stefano Pedica, senatore dell'Italia dei Valori e coordinatore per l'Idv del comitato elettorale di Emma Bonino. Mentre Giulia Rodano, assessore regionale alla Cultura, ricorda alla Polverini che l'ex governatore Francesco Storace, adesso leader della Destra, "con uno dei primi atti da Presidente di Regione soppresse proprio una normativa regionale che riconosceva le famiglie di fatto". Chiamato in causa, Storace non nasconde l'irritazione per l'uscita della canddata del Pdl: "Non c'è scritto sul programma elettorale". Dal Pdl, invece, arrivano voci più concilianti: "Da laico e socialista apprezzo la presa di posizione di Renata Polverini sul riconoscimento dei diritti anche alle coppie di fatto, senza però voler superare l'istituto della famiglia", dice Donato Robilotta, consigliere regionale Pdl.La polemica arriva in Consiglio comunale, anche Alemanno sembra sulla linea di Storace. "Queste sono materie che non competono né alla Regione né al Comune, ma al governo e al Parlamento e quindi penso sia inutile discuterne all'interno del programma regionale. Le mie posizioni sono note, io sono contrario a questa ipotesi". "Bisogna distinguere - ha aggiunto il sindaco di Roma - tra la responsabilità dei familiari e la libertà delle coppie. Ma, lo ripeto, questo non è tema di carattere regionale".