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Cardinale austriaco attacca Sodano


CITTA' DEL VATICANO - Gravissime accuse dell'arcivescovo di Vienna, cardinale Christoph Schoenborn, all'ex segretario di Stato vaticano Angelo Sodano, riportano sulle luci della ribalta internazionale lo scandalo degli abusi pedofili nella Chiesa cattolica. Secondo il cardinale Schoenborn, Sodano coprì il gravissimo caso dell'allora arcivescovo di Vienna Hans Hermann Groer. L'attacco di Schoenborn, che è uno dei massimi esponenti riformatori nella Curia, arriva proprio nel giorno in cui la Santa Sede ha accettato le dimissioni del vescovo di Augsburg, Walter Mixa, indagato dalla magistratura tedesca per il sospetto di abusi sessuali su minori.     Sodano, ha spiegato il cardinale Schoenborn, quindici anni fa impedì la costituzione di una commissione d'inchiesta sul caso Groer. Egli ha quindi fatto per la prima volta i nomi, rilanciando un'accusa che già aveva pronunciato nella domenica delle palme, rivolgendola genericamente ad alti esponenti della Curia. Schoenborn, allievo e amico di papa Benedetto XVI, sembra dunque voler scendere in campo con tutto il suo potere per incoraggiare il pontefice nella sua lotta contro i silenzi sugli scandali di abusi sessuali.    Hans Hermann Groer, potente arcivescovo di Vienna, fu accusato nel 1995 da un ex allievo di una scuola religiosa di Hollabrunn di averlo abusato più volte. La storia finì sui media, e Joseph ratzinger  -  allora capo della Congregazione per la dottrina della fede  -  voleva fare chiarezza e usare una linea di tolleranza zero. Ma fu messo in minoranza nella Curia. Appunto a causa del peso di Sodano, il quale temeva il pesante effetto negativo della pubblicità del caso per l'immagine della Chiesa. Non è tutto: secondo il cardinale di Vienna, Sodano è colpevole anche di aver diffamato e offeso le vittime degli abusi sessuali, definendo le loro testimonianze "chiacchericcio".     Nelle stesse ore, la Santa Sede accettava le dimissioni del vescovo di Augsburg, Walter Mixa, considerato uno dei capofila dell'ala ultraconservatrice nella Chiesa tedesca. In aprile, il presidente della Conferenza episcopale tedesca, monsignor Zollitsch, e l'arcivescovo di Monaco e Frisinga, Reinhard Marx, avevano consigliato a Mixa  -  accusato allora di percosse a minori in orfanotrofi e brefotrofi cattolici  -  di autosospendersi, e il 21 aprile il presule aveva inviato una richiesta in tal senso a Roma. Mixa è ora sotto inchiesta della magistratura per l'accusa, ben più grave, di abusi sessuali.