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   Ogni mattina mi sveglierò nel buio di un inverno senza fine morta stagione della mia vita. Muta dentro camminerò tra la gente e non sapranno perchè i miei occhi saranni fissi e le mie mani tremanti. Ogni mattina mi sveglierò sperando che questa sia l'ultima volta, l'ultimo respiro di una pianta senza radici nè terra. Sola. Con il verme della mia sofferenza. Sola, con lo spettro della mia vita andata, perduta,ma cercata.. sciupata,ma difesa.. calpestata,ma ancora integra. E i ricordi, compagni senza pietà, divoreranno la mia carne nuda.f   Non verso più neppure lacrime.non sento dentro che freddo..tanto freddo per una situazione che ormai sembra non avere più sbocchi..Rimango così.. basita davanti al mio vivere quotidianofatto di gesti freddiparole distanti e aguzze..E ho paura di cominciare un piantoche forse non saprei fermare più.Un grande bacio a tutti voi..che sto trascurando..ma non dimenticando.Lasciate un segno.. se potete.. mi riscalderete un po' il cuore.f.