sorridere ancora

orgoglio o paura?


nell'era del lavoro impossibille ci si può ancora permettere di avere moti d'orgoglio oppure sarebbe bene lasciare da parte questo nobile seppur stupido sentiimento ed accetare tutto a qualsiasi condozione? a questa domanda ancora non so dare una risposta, pensavo di potercela fare ad accettare qualsisi condizione pur di realizzare il mio scopo nella vita ed invece mi ritrovo a rifiutare una seppur limitata occasione lavorativa perchè al momento è fonte d'umiliazione per me. fino allo scoro anno avevo il mio lavoro, e anche se con grandi scrifici riuscivo ad andare avanti, finchè il miraggio di un lavoro più consono e con maggiori vantaggi a livello qualitativo, mi ha fatto dare le dimissioni, inutile specificare che il miraggio è rimasto tale e che il lavoro che tanto avevo sopportato pur di tenere era oramai già nel passato, in seguito ho lottato per riavere il mio posto ma più i mesi passavano pù le mie speranze cadevano e poi una telefonata in cui mi si chiedeva di sostituire le ferie, le ferie di quelli che fono ad un anno fa erano i miei colleghi, no non ce l'ho fatta non ho potuto, tornare in un posto dove avevo lavorato, dove come una stupida avevo lasciato il MIO posto a qualcun'altro, mi sarei sentita umiliata e dequalificata, ho rifiutato ben due volte ho rifiutato per paura di sentirmi di nuovo a casa senza esserlo davvero. Molti mi diranno che son stata stupida, e forse lo penso anch'io ma non ci son riuscita non ho potuto, ma ancora una volta mi han chiamata e ancora lo faranno perchè è quello il loro obiettivo umiliarmi con la sostituzione delle ferie che a pensarci bene dovrebbero essere anche le mie.. E la domanda che mi gira per la testa è devo accettare l'umiliazione o lasciar perdere e dire chiaramente che sosotituire le ferie non mi interessa non li non per loro? non lo so so solo che queste chiamate mi ratristono e mi gettno nel panico...