SORSI DI LUCE

La forza della debolezza. Aspetti psicologici della vita spirituale


Edizioni AdPcollana: Formazioneedizione: 2009 - II Ristampa - pagg. 328ISBN 978-88-7357-425-5€ 14,00Qual è il significato umano e spirituale del desiderio? È un ostacolo da eliminare o elemento da approfondire? Si può vivere senza affetti? Cosa significa “valere”? E quali risvolti può comportare per la vita spirituale? Rabbia e aggressività sono nemici da fuggire o degli alleati indispensabili? Perché hanno un rapporto così notevole con la speranza e la depressione? Che fare quando arriva il momento della crisi? È solo smarrimento o un’offerta di possibilità nuove? Perché il deserto, luogo di desolazione e morte, stranamente, è anche il simbolo-principe della crisi e della maturità spirituale? Il senso dell’umorismo può essere un segno di salute mentale e spirituale? E quando l’amicizia può considerarsi un aiuto per la propria vita?In questo libro si cerca di dare una risposta a questi ed altri interrogativi con cui, bene o male, ognuno è chiamato a fare i conti: essi vengono presi in considerazione nel loro rapporto con la vita spirituale, senza con questo trascurare il contributo offerto dalle scienze umane. Scopo di questo confronto è di giungere a una visione più vera e riconciliata con la propria affettività: un ideale non facile, ma necessario.Gli affetti costituiscono una realtà fragile e apparentemente imprevedibile, eppure sono la nostra forza, un tesoro prezioso per conoscere la verità di noi stessi e del nostro rapporto con Dio.P. Giovanni Cucci è laureato in filosofia presso l’Università Cattolica del S. Cuore di Milano. Dopo l’ingresso nella Compagnia di Gesù ha compiuto gli studi di teologia a Napoli alla Facoltà S. Luigi e successivamente la licenza in psicologia presso la Pontificia Università Gregoriana, dove ha anche conseguito il dottorato in filosofia. Attualmente insegna Etica presso lo studentato della Compagnia di Gesù a Padova ed è professore incaricato di filosofia e psicologia presso l’Università Gregoriana.