SORSI DI LUCE

La bellezza: il linguaggio di Dio


Il principale effetto estetico è fermare l'attenzione distratta che scivola sulla superficie delle cose, delle forme, dei sentimenti e dei suoni senza prestar loro altra considerazione che quella d'abitudine.xxxxx * xxxxxIl pensiero del cuore ribadisce una certezza classica "le risposte estetiche sono risposte morali." .... Per bellezza non intendiamo abbellimento, ornamento, decorazione. Non intendiamo l’estetica come ramo secondario della filosofia che si occupa del gusto, della forma e della critica d’arte. E neppure la intendiamo come “atteggiamento disinteressato”...... La bellezza, come la descrive Platone nel Fedro (250b), è il farsi manifesti degli Dei nascosti e di virtù impercettibili, come la temperanza e la giustizia. Che rimangono solo idee, archetipi, pure forme, discorsi didascalici senza immagini, se non li accompagna la bellezza. La bellezza è dunque la percettibilità stessa del cosmo, è il suo avere qualità tattili, tonalità, sapori, il suo essere attraente. ..... La bellezza non è dunque attributo. Se accanto al bene, al vero e all’uno non vi fosse il bello, noi non li potremmo mai percepire, mai conoscere. La bellezza è il modo in cui gli Dei toccano i nostri sensi, raggiungono il cuore, ci attirano nella vita. La bellezza è una necessità ontologica, ciò che fonda il mondo nella sua molteplice particolarità sensibile. .... L’organo che percepisce il volto delle cose è il cuore. Il cuore per percepire deve immaginare. Deve vedere fattezze, facce, forme. E con ciò infonde anima e anima il mondo. Il pensiero del cuore è per sua natura estetico e connesso al mondo attraverso i sensi..... Ciò che rimane quando tutto perisce è il volto delle cose così come sono. Quando non c’è alcun luogo dove rivolgersi, ri-volgiti al volto che ti sta dinnanzi, guarda in faccia il mondo. Lì sta la Dea che dà al mondo un senso che non è né mito né significato; che è questa cosa, che ho davanti come immagine: il suo sorriso, una gioia che è “per sempre”.stralci tratti da " L’anima del mondo e il pensiero del cuore" di James HillmanJames Hillman (Atlantic City, 1926) è uno psicoanalista, saggista e filosofo statunitense.Psicologo analista junghiano, americano di nascita ma europeo di cultura, ha partecipato alla seconda guerra mondiale nella sanità militare della US Navy (1944-46) e come cronista della radio militare (US Forces Network) in Germania. È autore di numerose opere e saggi in materia.