SORSI DI LUCE

le deliziose dolcezze con il fondo .... amaro


Se amate il cioccolato, il Belgio è decisamente il vostro paradiso. Non ho mai visto nessun paese al mondo, infatti, così densamente popolato di “boutique del cioccolato”, tutte peraltro bellissime nelle loro caratteristiche stigliature e soprattutto, nei prodotti svariatissimi e tutti eccellenti. Non avrete che il problema della scelta, dopo aver visitato chiaramente il Museè du Cacao et du Chocolat nella Grand Place di Bruxelles, potete sbizzarrirvi alla scoperta della pralina o del truffle che più si addice ai vostri gusti. Il più antico artigiano del cioccolato belga è il famoso Neuhaus che dal 1857 produce autentiche meraviglie per il palato dei golosoni. La pralina in particolare, inventata dalla famiglia Neuhaus nel 1912, è stato il primo cioccolatino ripieno di morbide creme a base di nocciola, torrone e altre delizie, e ricoperto di cioccolato fondente, al latte o bianco. Vi segnalo, tra quelle che ho provato, le praline dai nomi celebri quali Fabiola (cioccolato fondente ripieno di crema alla vaniglia), Astrid (burrosa gianduia coperta da cristalli di zucchero), Baldovino (cioccolato al latte ripieno di crema e burro alla vaniglia) e l’elegante Diana di candido cioccolato bianco ripieno di mousse alla gianduia decorata da una D di cioccolato fondente.  Altro “mago” del cioccolato, anzi bisognerebbe paragonarlo ad un grande artista, è senz’altro il sofisticato Pierre Marcolini, i cui dolci Euvol ed Aurore hanno vinto premi al campionato del mondo di pasticceria, con le sue collezioni estate o inverno; a seconda della stagione una proposta diversa ma sempre originale ed eccezionalmente buona. La prima volta che ho visto una sua vetrina, in Place du Gran Sablon a Bruxelles, sono rimasta particolarmente colpita dai bulbi oculari con tanto di venuzze intorno all’iride, che troneggiavano tra tante altre “sculture” al cioccolato. Non potete assolutamente perdervi l’esperienza di entrare in un suo negozio! Se altrettanto eccellenti nella qualità sono il classico Wittamer e Galler (ricordiamo i suoi prodotti innovativi ai vari gusti come tè o curry e le sue eleganti confezioni arancio e nero), indubbiamente una delle più famose marche di cioccolato conosciute in Europa è Godiva. Chiaramente, anche qui, ogni stagione ha i suoi prodotti ma personalmente vado matta tutto l’anno per la Mousse Collection, variamente coniugata ai gusti di cioccolato al latte, fondente, caffè, fragola, nocciola e frutti tropicali. Stratosferici e altamente consigliabili sono anche i “Fruits and Nuts”, cioccolatini con frutta fresca e secca tra i quali spicca la Stella di purè di lamponi e cioccolato bianco, la Piramide di fiocchi di cocco affogati nel cioccolato fondente, l’Almond and Pecan crunch (mandorle e noci con croccante di riso soffiato), e la pralina ovale contenente una mandorla intera avvolta nella crema di nocciola. Romantici sono i Cuori al cioccolato bianco ed al latte, le Ostriche alla crema di nocciola e cioccolato al latte e le Gocce di pioggia, praline al latte con mandorle oppure di cioccolato bianco con nocciola. Degni assolutamente di nota i Truffle alla fragola e crema avvolti nel cioccolato bianco, i Truffle alla vaniglia francese ammantati di cioccolato fondente, i Cappuccino al latte o fondenti, i Truffle al soffice cocco e cioccolato al latte e, sopra tutti i Truffle al purè di lamponi neri e rossi custodito come un tesoro in uno scrigno di cioccolato fondente. C’è da impazzire! Dulcis in fundo (è proprio il caso di dirlo……) il mio artigiano del cioccolato preferito per il rapporto qualità prezzo dei suoi prodotti che, essendo venduti in quantità industriale sono sempre freschissimi: Leonidas. Nei suoi negozi di Bruges e di Bruxelles ho fatto incetta di scatole di praline, e truffle per amici e parenti. Non posso che consigliare tutte le sue specialità come le Butter e le House cream (provate l’Irresistibile, degna di tale nome, al cioccolato bianco con fragole e Contreau……), le Perle (delizie all’amaretto, champagne, cocco, pistacchio, rum , whisky…….), le Praline (Marron alla castagna, Mussel a forma di frutto di mare e le Forever pralinè a forma di cuore), nonché i cioccolatini al liquore, al marzapane oppure i Trail Mix cosparsi di frutta secca di ogni tipo. La vera chicca sono L’s de Leonidas, capolavori di cioccolato fondente ripieni di creme al cioccolato bianco aromatizzate al limone, all’arancio, al lampone oppure al frutto della passione e, Les Coupes de Leonidas, coppette da delirio, con i loro cinque gusti. Tre al cioccolato al latte (tiramisù e amaretto, maracuja cosparsa di violette di zucchero e la coppetta alle noci caramellate) e due al cioccolato fondente (ai fiocchi di cocco e al latte di mandorle con marzapane e cioccolato bianco). Last but not least, i mitici Truffle di burrosa gianduia ricoperti di polveroso cioccolato amaro e le deliziose scorzette di arancia tuffate nel cioccolato belga più nero che esista………….. In tutta questa dolcezza, mi perdonerete la parentesi di una riflessione più amara.  Il buonissimo cioccolato belga in realtà proviene, ed è sempre stato così fin dai tempi della colonizzazione di re Leopoldo II, dal Congo, paese devastato da una storia recente di genocidi (dal 1885 al 1908 per opera di mercenari del re) e guerre civili. Conoscete senz’altro la marca di cioccolato belga Cote d’Or che fu prodotta per la prima volta proprio nel 1885 ed il cui simbolo deriva proprio dagli elefanti adibiti al trasporto dei chicchi di cacao nella giungla tropicale. La produzione di cioccolato è purtroppo strettamente legata alla storia dell’acquisizione della colonia africana, allo sfruttamento ventennale delle piantagioni di cacao (oltre quelle di avorio e caucciù) ed alle violenze subite dalla popolazione per opera del tirannico re del Belgio che lo considerava suo patrimonio personale. Solo nel 1960 il Congo ex Belga riuscì a guadagnare la sua indipendenza ma non per questo riuscì a raggiungere una pace interna stabile e duratura. Al momento, vi si consuma una delle più grandi tragedie della storia dell’umanità, con povertà e guerra civile che finora ha fatto quattro milioni di morti, molti dei quali bambini. Se il cioccolato belga è così famoso nel mondo per la sua qualità eccelsa bisogna rendere merito sicuramente anche a questo tormentato paese africano, quindi, invito tutti coloro che, magari con un sorriso, hanno letto questo mio piccolo contenuto di viaggio, prima di chiudere il pc, di recarsi sul sito dell’Unicef e di restituire alla Repubblica democratica del Congo un po’ di aiuto, anche piccolo, in cambio della dolcezza che, nonostante tutto, continua a regalarci.