SORSI DI LUCE

La saggezza del bibliotecario


un libro di Michel Melot Pur nella sua esilità, è una riflessione accurata sul mestiere del  bibliotecario, l’“organizzatore dell’universo”, sulla sua saggezza e sulla storia della biblioteca in generale (concepita un tempo come una serie di pareti tappezzate di libri, prima che fosse concepita come luogo pubblico).Tra le altre cose, l’autore, oltre a citare una serie di biblioteche (e tra queste Alessandria d’Egitto, esempio di nuova biblioteca senza libri; Dubai, che prevede una separazione tra uomini e donne; l’ambrosiana di Milano; la biblioteca centrale di San Francisco, la Sainte Geneviève a Parigi, ecc.), insiste sull’importanza delle biblioteche nazionali, “un simbolo politico che deve manifestare l’unità del paese”.Il lettore scopre che uomini celebri, come Leibniz, Lessing, Goethe, che sono a noi noti principalmente come scrittori o filosofi, sono stati anche bibliotecari. Lo stesso Casanova concluse la sua vita come bibliotecario di un duca.Melot fa inoltre una serie di associazioni assai rilevanti tra l’architettura e la biblioteca, definendo lo stesso bibliotecario un architetto. Pare così che la Finlandia sia “il paradiso dell’architettura e delle biblioteche” e per convincercene l’autore ci guida attraverso la Biblioteca di Seinäjoki, concepita da Alvar Aalto nel 1965.Infine l’autore conclude questo piccolo trattato dichiarando che il bibliotecario saggio è un uomo discreto, poiché la biblioteca è il luogo dell’ “anonimato pubblico”.Per i bibliotecari e per coloro che studiano per diventarlo; per chi le biblioteche già le frequenta e per coloro che vorrebbero imparare a conoscerle; per chi le progetta e per chi le usa.
Gli autori:Già direttore del Departement des estampes et de la photographie alla Bibliothèque nationale de France, Michel Melot è attualmente responsabile di una Sous-direction d’études presso il Ministero della Cultura e della Comunicazione.