SORSI DI LUCE

Cinema: Gli amori folli


Drammatico Francia, Italia, 2009
 Un film di Alain ResnaisUno dei padri della Nouvelle Vague. Oppure, se preferite, il suo figlio più monello. Lo si può dedurre chiaramente da quegli occhi azzurri vivacissimi che ancora bruciano di vitalità nonostante i suoi capelli siano ormai tinti di quel bianco che è pari, per candore, al colore del cotone e i suoi anni abbiano superato gli ottanta da parecchio tempo. Un uomo dall'alto contenuto artistico che non sbaglia un colpo, un'inquadratura, uno stacco, una pausa un respiro… Dai film più romantici (il più bello e orientale Hiroshima, mon amour) a quelli più impegnati (La vita è un romanzo dove ha messo assieme una strepitosa Geraldine Chaplin e un divertito Vittorio Gassman), Alain Resnais affonda le mani nella narrazione, trovando il perno della storia, ma non facendone mai l'oggetto principale o l'unica materia della sua ispirazione. Ironico e perfetta osmosi fra Alain Resnais uomo e Alain Resnais artista, è l'angelo custode di quei registi tuttofare che sono anche scenografi, sceneggiatori, montatori, direttori della fotografia e produttori, nel nome della semplicità, dell'eleganza e della precisione. Non è solo una faccenda di tecnica, Resnais dà vita a personaggi che, sul grande schermo, mettono involontariamente in crisi i codici della narrazione cinematografica tradizionale con la loro stessa presenza davanti alla cinepresa, con la loro identità. Sorprendenti i risultati di queste sperimentazioni alla ricerca di nuove combinazioni narrative, analogie, realtà aleatorie e percorsi spazio-temporali anti-naturalistici (perché niente nel cinema di Resnais è lasciato come è e tutto è frutto di un artificio). Risultati che sono tanti quanti sono i processi che agiscono sulla nostra mente e che hanno spinto i suoi estimatori a categorizzare Alain Resnais come il regista del ricordo. Colui che gioca con la memoria sensoriale, a breve e a lungo termine nello stesso modo in cui la nostra mente dà un ordine al caos reale fra passato, presente e futuro, trasformandolo in una poesia assurda, ma bellissima e, soprattutto, riportando il cinema francese alla ribalta, dietro volti di attori feticcio come Pierre Arditi, Sabine Azéma, André Dussolier e Mathieu Amalric. Introdotto da una voce fuori campo che commenta passo dopo passo i percorsi e le scelte dei due protagonisti, “Gli amori folli” è la storia dell’incontro, pilotato dal caso o forse dal destino, fra due individui apparentemente molto lontani l’uno dall’altro. Marguerite Muir (Sabine Azéma, partner di Resnais al cinema come nella vita) è una dentista che vive da sola e ha l’hobby del volo; Georges Palet (André Dussollier) è un maturo padre di famiglia con alle spalle un oscuro segreto (forse un crimine?). Un portafogli rubato a Marguerite e ritrovato accidentalmente da Georges costituirà la molla che farà scattare in entrambi, benché in modi e tempi diversi, il desiderio di conoscersi, fino a far nascere una passione irrazionale ed inaspettata, in grado di sconvolgere le loro rispettive esistenze in maniera tanto bizzarra quanto divertente.Resnais, insomma, sembra quasi volerci dimostrare come l’amore sia un sentimento capriccioso e indomabile, come aveva già fatto nell’irresistibile musical “Parole, parole, parole…”. Stavolta, però, il regista di “Cuori” abbandona le impeccabili geometrie dei suoi film precedenti per confezionare una commedia in cui la sorpresa e l’azzardo narrativo prevalgono sull’equilibrio dell’intreccio, regalandoci un’opera che, pur senza possedere la perfetta armonia di “Parole, parole, parole…” o di “Cuori”, risulta tuttavia ricca di grazia e di fascino, capace di far sorridere gli spettatori e di indurli a partecipare ai palpiti dei due protagonisti (nonostante l’ambiguità forse eccessiva dell’epilogo). Davanti alla cinepresa, il bravissimo André Dussollier e la sempre deliziosa Sabine Azéma, attori-feticcio di Resnais fin dai tempi de “La vita è un romanzo”, infondono vita e calore ai propri personaggi, efficacemente spalleggiati da tre eccellenti comprimari: la moglie premurosa Anne Consigny, l’amica dentista Emmanuelle Devos e il simpatico poliziotto Mathieu Amalric.