SORSI DI LUCE

La Gratitudine


 Gratitudine: Sentimento di profonda e affettuosa riconoscenza per un beneficio ricevuto e di sincera e completa disponibilità a contraccambiarla.Sebbene la gratitudine sia una virtù che sottende una certa dipendenza del beneficato dal benefattore, non può certamente essere considerata umiliante; al contrario onora l’uomo che la pratica.È la virtù di chi innanzitutto si ri-conosce come dono. È la virtù anche di chi nella libertà dona e riceve, con profondo rispetto alla dignità della persona a cui si rivolge, che riconosce che l’altro è un dono.È una virtù tipica della relazione tra un io e tu. Non si ringrazia un potere, un diritto assolto, si ringraziano le persone. È tipico di chi riconosce i propri limiti e lascia colmarli.La gratitudine richiama la gratuità: una gratuità che non vuole dire fare andare il bilancio in pareggio, ma se è veramente evangelica accetta di perdere.Educarsi all’umiltà, per provare gratitudine nei confronti di una persona è anche riconoscere il bisogno della persona.Riempire la vita di banalità non permette di vivere la gratitudine. Gratitudine è darsi da fare e non sdebitarsi. Può darsi che abbiamo paura della gratitudine. Può darsi che ne abbiamo paura e non lo sappiamo. Paura che ci faccia sentire inferiori, paura che ci lasci alla mercé dell'altro. Paura.Quando cominciamo a capire che questa paura ci separa, che è una barriera crudele dentro di noi e tra noi e gli altri, allora cominciamo a lasciar andare, e la gratitudine può affiorare.Essere grati significa sentire di più. Significa scoprirsi esseri umani più completi.Forse chi è veramente maturo dentro di sé passa la vita a ringraziare invece che a chiedere: di lì la gioia, il privilegio della gratitudine, il privilegio di ringraziare.Nei momenti di sofferenza, la consapevolezza che li avvolge può assumere a volte un sapore di accettazione molto simile alla gratitudine.C'è qualcosa di forte e di dolce nel soffrire con gratitudine ed accettazione. C'è l'intuizione oscura di una vita più grande di quella che viviamo, dove anche la sofferenza ha un senso.La gratitudine per le piccole cose è una grande cosa. L'amicizia è fatta di gratitudine.La gratitudine unisce. Sentirsi grati è come sentirsi a casa: perciò siamo così contenti. Allora la nostra vera casa, la nostra vera origine, non è altro che gratitudine.Quando abbiamo capito che nulla ci è dovuto, allora incominciamo ad essere fervidamente grati, allora ci coglie di sorpresa la gratitudine. Quando non diamo più le cose per scontate, ci ritroviamo in mano la gratitudine. Tratto da: L'età dell'Acquario di Isabella Bresci Editore.