SORSI DI LUCE

Il bosco di larici


Il bosco non è una realtà statica, ma dinamica, si evolve nel tempo: da boschi fitti di giovani larici, si passa, se il sottobosco non viene sfruttato come pascolo, a boschi misti di larici e cembri che crescono protetti dai larici stessi, mentre quando il sottobosco viene utilizzato come pascolo, a boschi di larici secolari con poche e vecchie piante, che col passare del tempo muoiono lasciando il posto al pascolo, che a sua volta, non più utilizzato, si trasformerà di nuovo in bosco.
Il lariceto è un bosco di larice (Larix decidua), conifera dal tronco diritto, ma frequentemente ripiegato in basso a testimoniare la lotta sostenuta da giovane per sopravvivere alle slavine, ai cedimenti del terreno e alle tormente. La corteccia di questa conifera è molto spessa e fessurata. Gli aghi hanno una tinta verde chiaro e permettono alla luce solare di filtrare fino al suolo; in autunno prima di cadere assumono una tinta dorata e poi a terra formano un fitto e morbido tappeto
All’inizio della bella stagione appaiono i fiori maschili gialli e quelli femminili rosa porpora, simili a roselline che si trasformano durante l’estate in coni bruni ovali con grosse squame.      Il lariceto è un bosco chiaro e luminoso, rado e aperto. Gli alberi in genere non sono fitti e quando in un bosco di larice viene praticato il pascolo scompaiono i cespugli del sottobosco rappresentati dal rododendro, dal mirtillo nero e rosso, dal ginepro e dall’uva orsina.
In presenza di maggiore umidità può essere presente l’ontano verde e dove il terreno è calcareo il pino mugo e l’erica.      Il larice è una pianta pioniera per la formazione del bosco in quanto si adatta a suoli poveri e instabili; è una specie molto resistente alle avversità atmosferiche e adattabile da un punto di vista ecologico; è presente sui costoni più esposti e battuti dal vento e dal gelo, sui pendii detritici di falda alla base delle pareti rocciose e sul materiale morenico abbandonato dai ghiacciai, spesso a poca distanza dagli stessi, quale avamposto della vegetazione nella prima fase di colonizzazione di questo habitat; molto longeva, può raggiungere dimensioni notevoli.
Piccoli tesori incantati si nascondono tra le intricate radici degli alberi, brillando ai morbidi bagliori notturni. Le Fate del Bosco, con le loro minuscole lanterne azzurrine li illuminano e, nascondendosi leste tra i soffici fili d'erba, aspettano che il Viandante li intraveda, e li colga con amore.