SORSI DI LUCE
Il reticolato dell'Ammiraglio Langlais .................................................................... pensieri, riflessioni, letture, immagini, suoni e colori dell'anima ...e anche no............."Sorsi di luce" pertanto vuole essere un semplice momento di incontro, come si farebbe assaporando un buon caffè, o passeggiando a braccetto per le strade di una città sconosciuta, o seduti in riva al mare ascoltando la risacca...
Caro amico questo blog è dedicato a te... Presenza virtuale silenziosa...
Se desideri anche tu condividere la gioia dell'incontro mi farà piacere ricevere i tuoi rispettosi commenti, o segnalazione di eventuali inesattezze, così come la richiesta di consigli o informazioni, o anche un semplice segno di adesione, sostegno o critica alle mie iniziative.
Grazie per il tempo che vorrai dedicarmi. Con gratitudine.
Amm. Langlais
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Post n°175 pubblicato il 10 Aprile 2010 da AmmiraglioLanglais
Il film è ispirato da un omonimo spettacolo teatrale scritto da Alessandro Genovesi, che in concomitanza con l'uscita del film è diventato un libro, pubblicato da Mondadori. La simmetria per incrinare un equilibrio di Luca Alvino «Il mare non pensa, ed è lì da sempre. Noi invece pensiamo e moriamo». Come a dire che la vita - quando si ferma a ripensare se stessa e si cristallizza in una forma - cessa di essere eterno divenire, e si raffredda in statico simulacro di sé, astrazione sclerotizzata, museificata, rigida pietra tombale. È questo il messaggio più importante di Happy Family, la surreale commedia di Gabriele Salvatores, concepita ossimoricamente come film contro la forma filmica, astrazione armata contro la metafisica, simmetria per incrinare un equilibrio. L'attenzione alla simmetria straborda in ogni dettaglio della confezione cinematografica; nella composizione dell'inquadratura, spesso statica e in campo medio, in cui la disposizione delle figure umane nello spazio è studiato con estrema compostezza e misura; nell'eccellente fotografia firmata da Italo Petriccione, in cui ciascuna sequenza si compone intorno a un colore dominante, che ne determina il timbro e il movimento; nella colonna sonora, impreziosita dalla musica di Simon e Garfunkel, che sottolinea ogni episodio con estrema raffinatezza. E poi, certamente, nella storia. La famiglia formata da Vincenzo (Fabrizio Bentivoglio) e Anna (Margherita Buy), borghese e benestante, probabilmente non è una happy family, ma per certo è una famiglia perfettamente simmetrica. Entrambi i coniugi hanno un figlio da un precedente matrimonio: una femmina lui (Caterina) e un maschio lei (Filippo). Lo stesso nome di lei, Anna, è un nome palindromo - e dunque anch'esso simmetrico - e ricorre ossessivamente nel film, essendo stato anche il nome della prima moglie di Vincenzo e dell'anziana madre. Ma la simmetria è tanto più sorvegliata quanto più, al di sotto di essa, si percepisce la pulsazione entropica del divenire, di ciò che si fatica ad accettare, o che non si solidifica in una forma comprensibile: la malattia per Vincenzo, l'omosessualità latente per Filippo, l'insicurezza per Anna e per Caterina. Assai poetica in tal senso la scena del notturno urbano, in cui un'incantata lunarità milanese incornicia scene di commovente realismo, evocate dalla struggente melodia di Chopin, in un bianco e nero che stride con i colori satinati della sala da concerto, dalla cui rappresentazione si origina la sequenza. La lezione di Salvatores è - coerentemente con la sua precedente produzione cinematografica - un invito al viaggio, reso credibile da un Abatantuono in grande spolvero, che interpreta un personaggio irresistibile nel suo scanzonato disincanto, grottesco, nella sua dipendenza dalla marijuana ben oltre la soglia dei cinquant'anni; e che tuttavia è l'unico che fin dall'inizio riesce a modulare il proprio sentire sulla fluidità dell'evenienza. E che indica la direzione verso cui la storia trova il suo explicit, a suggerire una modalità dell'esistenza che sa incardinarsi in una forma senza affezionarsi a essa; sa impersonare un ruolo senza temere di rimanervi intrappolato; accettare una conclusione senza percepirla come un fallimento. Un film di Gabriele Salvatores. Con Fabio De Luigi, Diego Abatantuono, Fabrizio Bentivoglio, Margherita Buy, Carla Signoris.Commedia, durata 90 min. - Italia 2010.
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Cara amica, Caro amico,
non ho ancora approfondito per quale motivo ho deciso di aprire questo Blog "Sorsi di luce"... probabilmente si tratta del bisogno, oggi così diffuso, di sentirsi in contatto .... di avere compagnia... di ascoltare e sentirsi ascoltati.
Non credo di avere delle cose importanti o stupefacenti da offrire...
ma..... probabilmente, solo la quieta serena confidenza di un'amica che di tanto in tanto ti segnala qualcosa che l'ha interessata.... che ha fatto vibrare per quache istante la sua anima.... qualche riflessione ad alta voce... senza alcuna pretesa.... semplicemente perchè sgorga naturalmente... come l'acqua del ruscello che ho scelto come l'immagine del blog.
Spero possa stare bene in mia compagnia ... buon divertimento
TRAMONTO SUL MARE
C'è un'ora del giorno in cui tutto cambia, è il tramonto, momento in cui il colore del cielo si tinge di rosa e il mare diventa lo specchio perfetto per tanta bellezza. A noi non resta che fermarci ed ammirarlo. sentendoci per un attimo parte di quella bellezza.
BENVENUTO
....così desidero immaginare questo blog come una bella festa da passare con tutti gli amici e parenti, vicini e lontani geograficamente e spiritualmente. Creare per rendere accogliente e gradevole la mia "casa", per poter condividere dei momenti sereni con gli invitati o semplicemente, come avviene nelle feste di paese, con i curiosi.
Ecco che allora il mio lavoro assume un significato più completo e gratificante: diventa come una bella pesca matura che si lascia cogliere, grata di aver avuto la fortuna di aver potuto vivere il suo scopo e poter liberare i suoi semi.
Perciò ti ringrazio amico mio. Il realizzare questo blog in tua compagnia, pensando alla nostra possibile comunione, sera dopo sera, è per me fonte di gioia. Spero che anche tu, leggendo, possa divertirti e conoscermi un pochino, almeno da sapere che, al di là della vita banale di tutti i giorni, dietro allo sguardo talvolta soprappensiero, c’è una persona che vive.
LA VECCHIA ATLANTIDE
ESSERE COME SE....
COLLEGAMENTO IN TEMPO REALE UNO PIAZZA S. PIETRO
SANTUARIO
I video dei sogni