S.O.S TERRA BLOG

L'inceneritore dei rifiuti non e' la soluzione, ma il rifiuto del problema.


La costruzione di in inceneritore dei rifiuti, definito con un termine politicamente corretto, ma tecnicamente errato, “termovalorizzatore” sembra essere la "soluzione" più gettanata dalla nostra classe politica per affrontare il problema dello smaltimento dei rifiuti. La verità è che l’approccio inceneritorista più che la soluzione del problema rifiuti rappresenta un rifiuto del problema. Su questo tema sarebbe necessario aprire un dibattito che coinvolga una partecipazione attiva e responsabile di tutti i cittadini (e non soltanto delle categorie economiche) per una reale condivisione delle scelte in materia di gestione dei rifiuti, ma a quanto pare tutte le decisioni sono già state prese al chiuso delle solite stanze e con le solite persone che gestiscono il Potere La strategia adottata dai nostri amministratori è sbagliata ed è contraria alla stessa impostazione di fondo della normativa vigente. I rifiuti, infatti, costituiscono solo l’ultimo anello di una catena che riguarda l’intero ciclo di vita delle merci, è quindi indispensabile agire a monte, vale a dire sull’intero sistema di produzione (e consumo). La strategia vincente è quella definita dal WWF come ’”Obiettivo rifiuti Zero”, l’unica che è realmente in grado di risolvere il problema dei rifiuti, come dimostrato anche dalle concrete esperienza di altri paesi che sono riusciti ha ridurre i propri rifiuti dell’80% . Ridurre dell’80% i rifiuti (e, quindi, ridurre i costi di smaltimento ed eliminare la necessità di impianti di incenerimento il cui impatto sul territorio e sulla società non è lieve) è possibile anche da noi. Ecco come: - applicare una tariffazione facendo pagare cittadini (negozi, imprese) per i reali quantitativi di rifiuti prodotti; - togliere i rifiuti assimilati dai cassonetti RSU e destinarli, a smaltimento separato; - incentivare il vuoto a rendere e il riuso; - disincentivare l’impiego di materiali “usa e getta”; - fare raccolte differenziate spinte e di alta qualità, adottando il sistema porta a porta. Sia chiaro, queste non sono proposte utopistiche, ma fatti! Ed è un altro fatto che dove esistono grandi impianti di incenerimento (es. Brescia) la produzione dei rifiuti è costantemente aumentata negli anni! Costituisce, invece, un’utopia la convinzione, cara anche ai nostro amministratori, secondo cui gli inceneritori danno un recupero energetico: infatti è scientificamente dimostrato che bruciare rifiuti non è un recupero ma uno spreco energetico perché si può arrivare a recuperare pochissima energia calorifica dalla combustione. Bruciare i rifiuti, oltre a non risolvere il problema dei rifiuti lo aggrava perché ne aumenta la pericolosità sia in termini di emissioni nocive (diossine e altre sostanze cancerogene), emissioni di cui sono affetti anche i più moderni impianti.