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Natale solidale - Cronaca di un'alluvione che ha colpito la Liguria


Natale solidaleCronaca di un'alluvione che ha colpito la Liguriadi DavideIn questo articolo vi voglio parlare dell’alluvione che ha colpito la Liguria ad ottobre e novembre.Le Cinque Terre, cinque bellissimi paesi in provincia di La Spezia, sono state colpite a fine ottobre, Vernazza è stata la più martoriata, i danni molto ingenti, tre morti e cinque dispersi. A novembre si è ripetuta la tragedia a Genova e un nubifragio ha fatto esondare il torrente Bisagno e il Ferreggiano provocando lamorte di 6 persone, tra cui 2 bambine.La zona più colpita è stata Marassi, dove purtroppo, la vicinanza delle case all’argine del torrente Fereggiano e l’impeto dell’acqua hanno provocato milioni di euro di danni, le automobili trascinate via dalla corrente come se fossero foglie secche.Le persone che sono state sorprese dalla piena hanno cercato riparo come potevano, ma alcune, purtroppo, non ce l’hanno fatta.Altre zone centrali come per esempio via XX Settembre e piazza della Vittoria sono state invase dal fango; la situazione ha richiesto il lavoro di molti volontari provenienti da tutta la Liguria per ripulire.Provate ad immaginare quanto lavoro può provocare un’alluvione del genere: cantine, appartamenti al piano terra, garage, negozi, tutti sommersi da fango, detriti ed acqua.Molte persone hanno perso tutto; il negozio, la macchina il garage rovinati a volte irrimediabilmente e non si sa nemmeno se e quando verranno aiutati dallo Stato per i danni subiti.La costruzione di case vicino agli argini dei fiumi non è spesso una soluzione giusta soprattutto in zone morfologicamente soggette ad allagamenti come la nostra regione. In questo caso a Genova la Protezione Civile aveva disposto l’allerta meteo 2, ma apparentemente non erano state prese misure adeguate per garantire la sicurezza della popolazione.Spesse volte la natura ci ricorda i nostri limiti, magari in modo brutale, e dopo questi eventi ci troviamo a riflettere su tutte le volte che queste tragedie sono già successe nel passato.A Genova per esempio ci sono state alluvioni nel 1953, 1970, 1992, 1993.Sono nate diverse iniziative per dare supporto alle vittime dell’alluvione; una molto interessante per esempio è stata la vendita di magliette con scritto sul davanti: “non c’è fango che tenga”.I fondi raccolti sono serviti per aiutare le persone che nell’alluvione hanno perso tutto a rifarsi una vita.Anche a Savona ci sono state delle alluvioni con esiti disastrosi: a Quiliano per esempio nel 1992 il torrente Quiliano è esondato portando via ponti, strade, ed uccidendo una donna con la sua bambina di 4 anni nella loro casa.Le polemiche dopo le alluvioni sono sempre molto intense; si parla di cosa si sarebbe potuto fare, dove le istituzioni hanno sbagliato, le misure da prendere in caso succeda di nuovo, ma spesso non si pensa a cosa noi singoli cittadini possiamo fare per migliorare le cose.Buttare rifiuti ingombranti come lavatrici, mobili ed altro nei greti secchi dei fiumi, nei boschi e in aree non attrezzate, a lungo andare diventa un serio problema perché in caso di inondazione, il corso dei fiumi potrebbe cambiare anche leggermente provocando molti danni alle abitazioni vicine.