Ancora gemelli Quell'esperienza che da Zinola porta a Cinisidi AthyQuando parliamo di “gemellaggio” si potrebbe dare molti significati alla parola, decisamente troppi a mio avviso per poterli dire tutti. Ciò che posso dire è che questa parola, almeno per noi del giornalino, ci fa pensare immediatamente a tante esperienze vissute con i ragazzi della parrocchia “Ecce Homo” di Cinisi, in Sicilia.Chi ormai qui non sa chi sono? Ne abbiamo talmente parlato che, probabilmente, se lo chiedessimo ai gatti del vicinato ci sarebbero rispondere. Ne abbiamo parlato così tanto che, sono certa, molte persone esterne saprebbero dirci chi effettivamente sono.Non sono brava a riassumere esperienze vissute o cose del genere, quindi premetto già che l’articolo che state leggendo potrebbe non avere né capo né coda...Sono ormai due anni che condividiamo, con i ragazzi di Cinisi, quest’amicizia e questo cammino insieme. Scambi molto più che di articoli e opinioni, quanto, piuttosto, un’importante esperienza di crescita e amicizia.Certe amicizie, esperienze che, nate per sbaglio, ci fanno crescere. Questa è un po’ l’amicizia che abbiamo con i nostri “gemelli” siciliani. Un’amicizia che, ormai rassodata e duratura, possiamo dire continuativa, ci lega indissolubilmente. Abbiamo raggiunto degli obiettivi insieme e, altrettanti, ce ne siamo prefissati. Sinceramente parlando, sono contenta di questo come credo quasi tutti quelli che condividono il nostro percorso passo passo.Ci sarebbero molte altre cose da dire, ma probabilmente non troverei parole adatte e, inoltre, rischierei di dimenticare di certo qualcosa - ne abbiamo fatte di esperienze! - quindi preferisco rimanere in un discorso prettamente neutro e poco dettagliato, lasciando a chi di dovere le fasi “tecniche” della cosa.Io, da parte mia, posso solo affermare che è - come più volte ribadito - qualcosa di molto forte che ci sta facendo crescere.
Ancora gemelli - Quell'esperienza che da Zinola porta a Cinisi
Ancora gemelli Quell'esperienza che da Zinola porta a Cinisidi AthyQuando parliamo di “gemellaggio” si potrebbe dare molti significati alla parola, decisamente troppi a mio avviso per poterli dire tutti. Ciò che posso dire è che questa parola, almeno per noi del giornalino, ci fa pensare immediatamente a tante esperienze vissute con i ragazzi della parrocchia “Ecce Homo” di Cinisi, in Sicilia.Chi ormai qui non sa chi sono? Ne abbiamo talmente parlato che, probabilmente, se lo chiedessimo ai gatti del vicinato ci sarebbero rispondere. Ne abbiamo parlato così tanto che, sono certa, molte persone esterne saprebbero dirci chi effettivamente sono.Non sono brava a riassumere esperienze vissute o cose del genere, quindi premetto già che l’articolo che state leggendo potrebbe non avere né capo né coda...Sono ormai due anni che condividiamo, con i ragazzi di Cinisi, quest’amicizia e questo cammino insieme. Scambi molto più che di articoli e opinioni, quanto, piuttosto, un’importante esperienza di crescita e amicizia.Certe amicizie, esperienze che, nate per sbaglio, ci fanno crescere. Questa è un po’ l’amicizia che abbiamo con i nostri “gemelli” siciliani. Un’amicizia che, ormai rassodata e duratura, possiamo dire continuativa, ci lega indissolubilmente. Abbiamo raggiunto degli obiettivi insieme e, altrettanti, ce ne siamo prefissati. Sinceramente parlando, sono contenta di questo come credo quasi tutti quelli che condividono il nostro percorso passo passo.Ci sarebbero molte altre cose da dire, ma probabilmente non troverei parole adatte e, inoltre, rischierei di dimenticare di certo qualcosa - ne abbiamo fatte di esperienze! - quindi preferisco rimanere in un discorso prettamente neutro e poco dettagliato, lasciando a chi di dovere le fasi “tecniche” della cosa.Io, da parte mia, posso solo affermare che è - come più volte ribadito - qualcosa di molto forte che ci sta facendo crescere.