sottilMente

Prossimità


Era stata in silenzio per mesi. Ovattata tra pensieri in bianco e nero. Tra presenza e assenza.Aveva provato a raccogliere la china per scrivere. Ma aveva preferito fissare il foglio bianco.Perchè ogni volta il peso delle parole aumentava.E quel foglio non avrebbe retto i suoi pensieri.Il sapore acre di quella solitudine l'aveva salvata.Dalle etichette appiccicate maldestramente.Dalla rabbia di cio' che non le appartiene.Da tutti quei " se" imperfetti.E finalmente aveva trovato la prossimità con se' stessa.Ingurgitando i suoi lati oscuri.Trovando la resa come la forma più vera dell'essere.Non siamo altro che il negativo degli sbagli altrui.Che, attraverso le crepe della nostra imperfezione, si insinuano.Fino a lacerare gli interstizi, di quel che rimane.