sottilMente

DaTergo


 Si alzò dalla vasca con pelle tiepida e gocce di fatica.Prese il suo asciugamo bianco e lo avvolse sul corpo.Ciocche di capelli bagnati le rigavano la fronte.Li scostò, ad una ad una.In quell'istante sentì un dito tirarle indietro l'asciugamano, che subito cadde sul pavimento umido.Quel dito sicuro le percorse la schiena.Dalla nuca al coccige. Per poi risalire.Stava ferma. Immobile. Tra i brividi di quella pressione.Il dito la spinse, in avanti.Premendo al centro della schiena.Flettendosi, sotto la pressione della spinta, perse l'equilibrio.Le sue gambe si fletterono mentre le mani si aggrapparono al bordo vasca.Provò a voltarsi, ma una mano decisa le spinse la testa in avanti.Per poi raccoglierle i capelli nel palmo." Stai ferma"- tuonò quella voce calda e profonda.Trattenne anche il respiro, per stare in equilibrio.Immaginava il suo corpo, da tergo.Flesso. Umido. Aperto sotto la pressione di un dito.La morsa sui capelli la tirò all'indietro.Per poi piegarle il viso da un lato.Allora sentì quel corpo asciutto e imponente appoggiarsi, irriverentemente.Sentì staccare la presa e una mano sorreggerle il mento da un lato.Una bocca calda ad un millimetro dalla sua.E una lingua languida leccarle il viso." buongiorno luce"- gli scrisse con la lingua sul volto.Per poi stringerla a sè e farla sparire tra le sua braccia immense.