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lui, lei, l'altra!!!

Post n°39 pubblicato il 09 Giugno 2008 da sottolelenzuola00

Gli uomini che leggeranno quanto segue mi perdonino in partenza: è ovvio che esiste anche la versione maschile di quanto sto per dire, ma le comunicazioni che ricevo giungono esclusivamente da donne, dunque il testo è al femminile!
Voglio fare una piccola premessa ed è quella che sono anni che ho una convinzione: da qualche parte, pubblicato da un editore misterioso che si guarda bene dall'uscire allo scoperto, esiste una sorta di 'Manuale Segreto per soli uomini' che non contiene fotografie erotico/pornografiche, ma una serie di regole per destreggiarsi con le donne in ogni frangente. Ci deve essere, in questo 'Manuale' la sezione 'moglie' e la sezione 'amante', con modalità d'uso ed abuso ben diverse.
Se così non fosse, non si comprenderebbe come tutti gli uomini, in determinate situazioni, se ne escano con le stesse frasi, le stesse scuse, le stesse dichiarazioni, gli stessi comportamenti. Tipica della 'sezione moglie' è la seguente giustificazione, frettolosamente ripescata quando una legittima compagna si accorge di un tradimento: "Me l'ha offerta su un piatto d'argento… non potevo dire di no…cerca di capire: che figura ci facevo e ci facevi tu che avevi sposato un rammollito… ?". Per l'amante campeggia: "Non posso ancora lasciare mia moglie: dobbiamo aspettare ancora un po'… ma appena arriva il momento giusto…!".

Ci sono delle coppie anomale, quelle formate da uno o più clandestini, laddove per 'clandestini' si intendono persone che si innamorano di qualcuno che ha già una situazione matrimoniale sancita dal diritto ma che, non contento ed incapace di prendere una decisione chiara, si va a cercare guai con una relazione fuorilegge: gli 'amanti', insomma, non quelli da una botta e via, ma quelli che formano per anni una coppia ai margini della legalità. In questi casi, normalmente, il clandestino è uno solo ed ancora più normalmente è la donna, definita dalla società dei benpensanti con gli appellativi più fantasiosi, tutti irripetibili da una signora beneducata quale io non sono. Qui le regole dovrebbero cambiare, rispetto ad un'unione coniugale, ma non se ne accorge nessuno e le complicazioni aumentano, poiché, infatti, quella che era nata come una relazione intrigante, piena del fascino del mistero e della precarietà, tesa a far vivere ai protagonisti una storia simile ad una favola, sganciata dalla quotidianità e con un pizzico di benedetta irragionevolezza, si trasforma spesso in un surrogato di matrimonio part-time, con tutti gli squallori del caso. Quello già arruolato in un matrimonio regolare (sempre insoddisfacente, sempre tragico, dove si resta, naturalmente, solo "per i figli", anche quando questi hanno trent'anni…!) si convince di potersi permettere con l'amante le stesse disattenzioni che ha usato e continua ad usare con la moglie in servizio permanente effettivo. La controparte, che aveva accettato di vivere alla macchia avendone, in cambio, una storia gratificante, non ci capisce più niente, si ritrova a fare la vice-moglie, spesso anche la mamma e la psicanalista, con tanti doveri (il primo dei quali è non rompere i santissimi!) e niente diritti. Se fosse una di quelle furbone di cui, per altro, è pieno il mondo, cercherebbe di trarre il massimo profitto economico dalla storia: almeno quello, in mancanza d'altro; ma siccome spesso è una sprovveduta che ha scelto di stare con un uomo per amore (e chi la tratterrebbe, diversamente?), resta a recitare la parte della cornuta e mazziata. Nel frattempo, sull'altro versante c'è una moglie legittima che può essere ignara oppure al corrente della situazione: nel primo caso, è solo questione di tempo e quando scoppierà la bomba si salvi chi può (soprattutto l'amante, che nel 90% dei casi verrà mollata di brutto senza troppi complimenti…), nel secondo caso, fa finta di niente scegliendo oculatamente il male minore, perché un'amante che non rompe, non cerca esclusive e che, soprattutto, non ciuccia soldi, è rara come una mosca bianca, dunque, meglio tenersela ed evitare, così, arpie di maggior calibro!
La smetteranno mai, le donne, di pensare che la loro realizzazione passi forzatamente attraverso l'appiccicamento ad un uomo e che 'qualsiasi' uomo è preferibile ad una solitudine sentimentale/sessuale? Ce lo vogliamo concedere, finalmente, il diritto di scegliere il compagno che ci va davvero bene e non quello che cerchiamo di farci andare bene a tutti i costi?

Se una donna inizia una relazione 'seria' con un uomo sposato, deve essere ampiamente fornita di due caratteristiche irrinunciabili: un paio di spalle larghe due metri per riuscire a portare con disinvoltura il peso della condanna sociale (che esiste ancora!) e la serena consapevolezza che non sarà mai e poi mai al primo posto nella vita dell'uomo che si è scelta. Fatte salve queste due cose, va tutto bene, ma se ne manca anche solo una, del tutto o in parte, la storia non può essere altro che una fonte di infelicità perpetua.
Allora, ecco la regola generale che si può trarre da questa situazione e che vale per tutti, uomini e donne: non commettiamo l'errore di sceglierci un compagno/a che ha una o più caratteristiche che non ci vanno del tutto bene con la presunzione di operare, nel tempo, miracolosi cambiamenti. Nessuno 'cambia' o se lo fa per compiacimento, si aspetta (e pretende!) sempre qualcosa come contropartita. In tutte le coppie - regolari o clandestine che siano - sono necessari degli aggiustamenti, è ovvio, ma veri e propri stravolgimenti di carattere, di aspirazioni, di gusti, di valori, di principi, ecc.., portano solo guai a non finire, che si traducono in una di quelle coppie formate da una vittima e da un carnefice di cui - ahimè! - è pieno il mondo e che rischiano di costituire facile terreno di caccia per i famigerati 'maghi'! Si buttano via più soldi inutili per 'legamenti' e 'sortilegi' (che sono tutte PALLE e non servono a nulla, se non ad ingrassare il conto in banca di chi ve li propone!) che per gli hobbies ed il tempo libero!
Questa è un'amara realtà.
Prendiamo coscienza del nostro valore, mettiamoci bene in testa che tutti noi ci meritiamo il massimo dalla vita e non accettiamo, se non in via assolutamente provvisoria, nulla che non sia il meglio, a partire dalle scelte sentimentali!

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Waldorf74
Waldorf74 il 15/06/08 alle 14:54 via WEB
parole sante.....vale piu un intuizione che tutto l'impegno del mondo. Da subito hai tutti gli indizi per capire....evvai di nuovo di nutella....N
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