Sottolineature

Ennio Flaiano, Le ombre bianche, Adelphi


"E' strano" disse il giovane. "Le case oggi mi danno questa sensazione: che non vi si possa fare niente di serio. Intendo: lavorarci, studiarci, ammalarvisi, partorire, isolarsi, morire"."Sì," disse l'assistente "la casa oggi è un luogo essenzialmente gaio. Per lavorare e studiare abbiamo scuole e uffici. Per ammalarsi, isolarsi, patorire e morire abbiamo le cliniche. Sono incidenti che turbano la vita sociale. Per questo noi ci sforziamo di fare le nostre case come piccoli bar, night club, cinema, ristoranti, stazioni di servizio e boutiques. E le coloriamo vivacemente"."Io vorrei due stanze che fossero vuote" disse il giovane, pensieroso. "Due stanze con armadi e vecchi bauli, dove non dorma nessuno. Sono nato in una casa dove c'erano due stanze vuote. Ci giocavo. Sugli armadi d'inverno mettavamo le mele. Non so, forse non riesco a spiegarmi"."Lei può prendere un appartamento più grande" suggerì l'assistente."Ci vorrei anche i nonni, una zia che non ha trovato marito e i due bambini di una sorella morta. Vorrei una casa vera"."Mi dispiace proprio" disse l'assistente. "Non ne abbiamo".[L'appartamento campione.]