melodie dell'anima

...la TUA PAROLA...


 
  Un Dio che si sacrifica per l'uomopadre Ermes RonchiXXXIV Domenica del Tempo Ordinario (Anno C) - Cristo Re (21/11/2010)Vangelo: Lc 23,35-43   
Cristo re dell'universo, proclama la liturgia. Ma dov'è il suo regno, dov'è mai la terra come Lui la sogna, la nuova architettura del mondo e dei rapporti u­mani? Lui, venuto come se non fosse venuto...Il Vangelo di oggi ci aiuta a delineare alcuni tratti del Regno. Il pri­mo è rivelato dalle parole dei capi del popolo: ha salvato gli altri, salvi se stesso. Rico­noscono in Gesù una storia di uomini e donne salvati, guariti, rimessi in piedi, tra­sfigurati. Riconoscono che Gesù salva altri e non pensa a salvare se stesso. Qui è po­sta l'immagine nuova di Dio, l'assoluta novità cristiana: un Dio che non chiede sacrifici all'uomo, ma che si sacrifica lui per l'uomo. Che al centro dell'universo non pone se stesso, ma l'uomo salvato e guarito; che come obiettivo della storia non mette la pro­pria gloria o l'adorazione, ma la vita piena dell'uomo. Regale è davvero questo a­more che si inabissa, dimen­ticandosi, nell'amato. Il secondo tratto del volto del re è rivelato dalle parole del malfattore appeso alla croce: egli invece non ha fatto nul­la di male. Una frase sola, di semplicità sublime: non ha fatto nulla di male. In queste parole è racchiuso il segreto della regalità vera: niente di male, in quell'uomo; inno­cenza mai vista ancora, nes­sun seme di odio, il solo che non ha nulla a che fare con la violenza e con l'inganno. Questo è bastato ad aprirgli il cuore: il ladro intravede in quell'uomo non solo buono, ma esclusivamente buono, un possibile futuro diverso, l'inizio di una umanità nuo­va. Intuisce che quel cuore pulito è il primo passo di u­na storia diversa, l'annuncio di un regno di bontà e di per­dono, di giustizia e di pace. Ed è in questo regno che do­manda di entrare. Ricordati di me - prega il la­dro morente. Sarai con me ­risponde l'Amore. Sintesi ultima di tutte le possibili pre­ghiere. Ricordati - prega la paura. Ti terrò con me - ri­sponde l'Amore. Solo ricor­dati e mi basta - prega l'ulti­mo respiro di vita. Sarai con me, risponde l'immortale. Non solo nel ricordo, ma in un abbraccio forte. Ecco il nostro Re: uno che ha la forza regale e divina di di­menticare se stesso dentro la paura e la speranza dell'al­tro; il cuore di chi rivolge le sue ultime parole per gli uo­mini a un assassino e, in lui, a tutti noi che nascondiamo in fondo all'anima la tenta­zione o la capacità di una cul­tura di morte. È lì, nel ladro ucciso, la consacrazione su­prema della dignità dell'uo­mo: nel suo limite più basso l'uomo è sempre e ancora a­mabile per Dio, basta solo la sincerità del cuore. Non c'è nulla e nessuno di definiti­vamente perduto, nessuno che non possa sperare, per oggi e per domani. 
 La TUA PAROLA SIGNOREcome balsamo accarezza l'anima mia,conferma la mia speranza,fortifica la mia fede.Grazie SIGNORE,Grazie perchè sei cosìAMORE.Come il ladrone a te gridoricordati di me SIGNORE,ricordati della mia casa,di tutti i miei cari,di quanti custodisco nell'amore nel mio cuore.Ricordati Signore di ogni cuore d'uomo. LODE ONORE GLORIA IN ETERNOAL RE DEI RE.