SOUVENIR FRANÇAIS

San Fiorano : Un’associazione francese affianca Ghidelli : Un aiuto per cercare il bambino “perduto


non promettiamo nulla. Ma abbiamo contatti diretti con molte istituzioni francesi che potranno tornare utili, almeno per ricostruire tutta la vicenda». Chi parla è il lodigiano Marco Baratto, delegato generale per l'Italia del Souvenir Francais, l'associazione nata nel 1887 e tesa a mantenere viva la memoria dei soldati combattenti per la Francia, soprattutto di quelli morti all'estero. La vicenda a cui fa riferimento è quella raccontata al "Cittadino" dal sanfioranese Carlo Ghidelli, protagonista nella primavera del 1941 di un salvataggio avventuroso: caporal maggiore italiano di stanza nella cittadina francese di Draghignan, Ghidelli nei pressi di Avignone soccorse in una boscaglia una giovane donna che stava per partorire, caricata sulla camionetta e subito trasportata d'urgenza al più vicino ospedale. A distanza di settant'anni, Ghidelli - vulcanico 89enne - ha ora un sogno: ritrovare non tanto la donna (quasi sicuramente deceduta), bensì il bambino fatto nascere allora e che, se ancora in vita, oggi dovrebbe avere proprio settant'anni. «Prima di morire lo voglio trovare», questo il desiderio di Carlo Ghidelli. I familiari dell'anziano qualche indagine l’hanno già avviata: il contatto più concreto sembra essere quello di un'amica francese di famiglia, a cui sono stati passati i pochi indizi territoriali e di temporalità riferiti all'accaduto. Il racconto di Ghidelli ha però ora suscitato l'interesse dell'associazione Souvenir Francais. «Siamo interessati ad approfondire la vicenda, a fare la nostra parte per cercare di portare elementi utili a questa storia che non può non colpire - spiega Marco Baratto -. Del resto, salvando la madre, di fatto l'anziano sanfioranese ha permesso la nascita al bambino che quella donna francese portava in grembo». Baratto sta per prendere contatto con la famiglia di Ghidelli, il passo successivo sarà quello di tessere contatti con le istituzioni francesi per cercare di risalire al giorno di quella fatidica nascita. E chissà mai che l'identità di quel bambino possa finalmente essere svelataLuisa LucciniFONTE : IL CITTADINO