ITALIA DEMOCRATICA.

FEDERALISMO SENZA RAMI SECCHI E CON LE REGOLE


https://www.facebook.com/note.php?saved&¬e_id=10150706651929241#!/notes/alberto-zennaro/federalismo-senza-troppi-pesi-e-rami-secchi/10150706651929241 Controllo della spesa pubblica, aumento di competitività e crescita del Paese, fine del bicameralismo perfetto e riduzione di enti e apparati. Sono gli obiettivi che politici avveduti ed onesti dovrebbero proporre al Paese. Occorre ridimensionare strutturalmente l’articolazione politica e istituzionale del Paese prevedendo: istituzione del senato federale, riduzione del numero dei parlamentari, dei ministeri e dei componenti il governo, riduzione del numero dei consiglieri regionali, soppressione delle Province e razionalizzazione dei piccoli Comuni aggregandoli e l’accorpamento delle Regioni. Inoltre, occorre modificare la funzione legislativa che diventa monocamerale e vengono abrogati gli Statuti speciali.- I parlamentari passano da 945 a 500 ( 360 deputati e 120 senatori)- Istituzione del Senato federale, meglio se composto da cittadini non politici, che si iscrivano in liste per essere estratti a sorte, se hanno i requisiti, di incensurati, non indagati per reati gravi, contro il bene pubblico, non proprietari di quote di reti tv, oltre il 5% del totale e nemmeno i parenti fino al IV° grado. Inoltre devono avere almeno 35 anni e meno di 76, essere diplomati o laureati.- Superamento del bicameralismo perfetto con recupero tempi ed efficienza nel processo legislativo- Limitazione al numero di ministeri, ministri, sottosegretari- Riduzione del numero consiglieri regionali su base popolazione amministrata- Accorpamento delle attuali Regioni in 12 Macroregioni- Soppressione delle Province- Accorpamento dei Comuni con meno di 20.000 abitanti- Regionalizzazione degli uffici decentrati dello Stato- Abrogazione degli Statuti speciali- Macroregioni con regole uguali sia per gli stipendi, approvati dalla Corte dei Conti, secondo il parametro dello stipendio di un impiegato statale al livello minimo, mettendo limiti di 2 volte per i consiglieri comunali, di 3 volte per i consiglieri regionali e di 4 volte per i parlamentari. I componenti delle giunte e del governo avranno una maggiorazione del 20%. Sarà fatto obbligo a chiedere l'autorizzazione al Governo e del Senato per il numero degli assessorati, le commissioni e la Corte dei Conti autorizzerà solamente le consulenze importanti e veramente necessarie. Chi non rispetta le regole pagherà di persona. Comuni e Regioni dovranno anche sottostare ai limiti imposti dalla legge per l'assunzione di dirigenti e dipendenti, mettendo come limite 1 dipendente ogni 500 cittadini per i Comuni e un dipendente ogni 2.500 cittadini per le Regioni.- Sarà tassativamente proibito autoassegnarsi denaro pubblico, per qualsiasi motivo, salvo la necessaria approvazione del Senato dei cittadini e della Corte dei Conti.- Saranno aboliti i vitalizi e saranno sostituiti con le pensioni, a partire da 65 anni, ricalcolate in base ai contributi personali versati.