ITALIA DEMOCRATICA.

I costi delle ricariche


Telefonini: i costi di ricarica vanno rivistiLe indagini, da poco terminate, da parte dell'Autorita' per le Garanzie nelle Comunicazioni e dell'Autorita' Garante della Concorrenza sui reali costi della telefonia mobile in Italia hanno messo in luce le anomalie della situazione italiana.
Le indagini, da poco terminate, da parte dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e dell'Autorità Garante della Concorrenza sui reali costi della telefonia mobile in Italia (in particolare sulla legittimità dei cosiddetti "costi di ricarica") hanno messo in luce le anomalie della situazione italiana (già da noi denunciate) per quanto concerne alcuni importanti aspetti della gestione delle schede ricaricabili, e auspicato un intervento di "rimodulazione" sul contributo di ricarica dei cellulari. L'Italia è l'unico paese dell'Unione Europea nel quale gli operatori addebitano agli utenti un costo per le ricariche di telefonia mobile, indipendente del canale utilizzato per l'acquisto e pressoché identico tra un operatore e l'altro. In paesi come Germania, Spagna e Portogallo, infatti, il prezzo della scheda ricaricabile coincide con il credito disponibile, mentre in Francia e in Belgio il credito supera addirittura il prezzo pagato.  L'inizio delle indagini era stato sollecitato dalla petizione di un privato cittadino e da vari esposti delle Associazioni di Consumatori (tra cui quella di Altroconsumo nel maggio scorso), con l'obiettivo, tra l'altro, di verificare l'esistenza di accordi o pratiche concordate tra i vari gestori in violazione delle regole sulla concorrenza.. Sulla base delle proprie valutazioni, a nostro avviso l'Autorità Garante, che nel frattempo ha inviato il rapporto anche alla Commissione Europea, deve applicare sanzioni agli operatori di telefonia mobile, impedendo loro in futuro di reintrodurre indebiti costi aggiuntivi sulle schede ricaricabili.