ITALIA DEMOCRATICA.

Prodi I Puntata: Nomisma, costituzione e clienti


La Nomisma spa è stata costituita il 21 marzo 1981 dal presidente della Banca nazionale del lavoro (BNL), dottor Nerio Nesi, e dal professor Romano Prodi, per la promozione di ricerche sull'economia reale del Paese nell'interesse della banca patrocinatrice e di committenti pubblici o privati. Il capitale sociale iniziale è di lire 500 milioni: 495 milioni sottoscritti dalla BNL e 5 milioni da Prodi, che il giorno dopo, però, cederà la sua quota alla prima. All'epoca il professor Prodi, oltre che titolare di cattedra presso l'università di Bologna, è anche consulente economico della BNL ed assume subito la carica di presidente del comitato scientifico di Nomisma (che terrà ininterrottamente dal 1981 al 1995). Direttore generale viene nominato il dottor Ponzellini che funge anche da "procacciatore d'affari" per la società. Il bilancio del primo anno di attività è positivo: il fatturato supera infatti i 2 miliardi di lire con un utile di 26 milioni. Principali clienti sono l'Italsider (gruppo IRI), la Fiera di Bologna e diversi costruttori. L'anno successivo, quando Prodi è già un manager pubblico, il capitale sociale viene aumentato a lire 2 miliardi, il fatturato raddoppia (4 miliardi), l'utile sale a 32 milioni. Tra i committenti fanno il loro ingresso importanti società, come la SIP, ed enti pubblici come il Ministero degli affari esteri. La svolta si ha nel 1984 quando aumentano sensibilmente i committenti, che passano dai 6 iniziali a 50 e, conseguentemente, anche i dipendenti che diventano 20, più 87 collaboratori. Il fatturato raggiunge in quell'anno circa i 5 miliardi di lire. Principali clienti (più dei due terzi) sono organismi pubblici e società a partecipazione statale, come l'Italstrade (gruppo IRI, ovviamente). Negli anni successivi troviamo altri clienti eccellenti come l'ENEL, l'Enichem, il Mediocredito Centrale, l'ENEA. Dal 1989, anno in cui Prodi lascia la presidenza dell'IRI (che ricopriva dal 1982), Nomisma comincia a registrare consistenti deficit di bilancio: lire 544 milioni di perdite in quell'anno e 2 miliardi nel 1990. Nel 1991 il "buco" supera addirittura i 2 miliardi e mezzo di lire. Ormai sull'orlo del fallimento, Nomisma riprende ossigeno grazie alle Ferrovie dello Stato che "provvidenzialmente", nel 1992, le affidano una commessa miliardaria. Prima di entrare nel merito di quest'ultima è però opportuno approfondire gli aspetti del ruolo operativo del professor Prodi nella società bolognese.Vincenzo Neri