ITALIA DEMOCRATICA.

I deputati regionali veneti si fanno i regali


IL NATALE NELLA REGIONE VENETO A Venezia i pacchi natalizi se li sono infiocchettati direttamente, a mezzanotte del 15 dicembre, quando già un bel po’ di consiglieri se n’erano andati a nanna dopo una estenuante maratona sulle tasse regionali. Sono due. Il primo regalo consiste nell’aumento della pensione ai deputati regionali che dalla prossima legislatura ( con un ritocco del 2,5% ai contributi obbligatori attuali, anche se dicono per una serie di meccanismi le cifre da versare saranno un po’ più alte). Le loro pensioni saliranno al 35% dell’indennità per chi ha fatto una sola legislatura ( prima era del 30%), al 60% per chi ne ha fatte due ( prima era il 52%) e all’80% per chi ne ha fatte tre ( prima era del 70%). Il tutto pudicamente mascherato da un innalzamento formale dell’età  in cui si potrà ricevere il vitalizio, che passerà da 60 a 65 anni ma che potrà tornare a 60 con un “coefficiente di riduzione proporzionale”.Non bastasse, con lo stesso provvedimento ( contro il quale hanno votato solo in quattro, di cui due leghisti) l’assemblea veneta ha deliberato d’abolire il tetto alla “liquidazione” elargita ai deputati regionali uscenti, liquidazione calcolata in una mensilità per ogni anno di legislatura. Prima chi veniva rombato o non veniva ricandidato poteva ricevere una buonuscita fino a 10 mensilità. D’ora in poi chi ha 4 legislature potrà avere 20 mensilità. O più ancora. Relatore di maggioranza, la notte del blitz, era il forzista Carlo Alberto Tesserin. Indovinate quante legislature ha già fatto? Esatto quattro. Pura coincidenza, si capisce: pura coincidenza.Mentre noi tiriamo la cinghia loro si fanno gli aumenti.         Non solo. Hanno anche l'intenzione di fare pagare il ticket di 25 euro del pronto soccorso anche agli esenti, cioè ai pensionati utrasessantacinque anni!!!!!!!         Se vedete Tessarin non sputategli su un occhio, potreste essere processati e senza prescrizione!