ITALIA DEMOCRATICA.

Per la GIUSTIZIA niente soldi


La legge dice che i "custodi" sono i cancellieri. Ma solo a Roma ne mancano almeno 164. Mancano anche contabili, commessi, mancano autisti. Se però sparisce un fascicolo ne risponde sempre il cancelliere, è lui "il responsabile del trattamento dei dati cartacei". Un paio di mesi fa il sindacato dei cancellieri ha scritto alla presidenza della Tribunale e al Garante per la protezione dei dati personali. Denunciava la vergogna: i fascicoli alla mercé di tutti. I cancellieri chiedevano una videosorveglianza, l'identificazione e la registrazione degli accessi agli archivi, regole. I capi del Tribunale (che non ha presidente da quasi un anno e non ha nemmeno il dirigente della cancelleria) non hanno mai risposto. A novembre, il Garante "ha preso in esame la problematica relativa all'applicazione delle misure di sicurezza nel trattamento dei dati presso gli uffici giudiziari... richiedendo, a tale scopo, la collaborazione delle istituzioni e degli uffici interessati". Ma se al Tribunale civile di Roma qualcuno applicasse davvero quelle misure di sicurezza e quelle regole che tutti reclamano, ogni cancelleria e ogni sezione si fermerebbe in meno di un'ora. Se giudici, cancellieri e avvocati si dovessero rigidamente attenere a procedure e mansionari, già da domani mattina il Tribunale di viale Giulio Cesare 54b potrebbe chiudere. Per paralisi totale. Lo sanno i cancellieri: "È vero, in mezza giornata qui dentro non funzionerebbe più niente". Lo sanno gli avvocati: "Noi non potremmo più lavorare". Lo sanno i giudici, che fanno finta di non vedere ciò che accade ogni giorno nelle loro aule. Per far rispettare la legge al Tribunale civile di Roma si fa tutto fuorilegge.