ITALIA DEMOCRATICA.

Un altro pò di Giustizia


 Cesare Previti è stato condannato a un anno e mezzo di reclusione al termine del secondo processo d'appello celebrato a Milano nell'ambito del caso lodo-Mondadori. La condanna per il parlamentare di Forza Italia ed ex ministro della Difesa, va a sommarsi a quella già divenuta definitiva di 6 anni, in relazione alla causa Imi-Sir. La Terza corte d'appello di Milano (presieduta da Sergio Silocchi), ha accolto tutte le richieste di condanna avanzate dal sostituto pg Pietro De Petris anche per gli altri imputati. La pena più alta è per il giudice Vittorio Metta, condannato a 2 anni e 9 mesi di reclusione in continuazione con i 6 anni riportati per Imi-Sir. L'avvocato Attilio Pacifico ha invece subito la stessa condanna di Cesare Previti, mentre l'avvocato Giovanni Acampora è stato condannato a 1 anno e 6 mesi da aggiungere ai 3 anni e 8 mesi riportati per la vicenda Imi-Sir. L'assoluzione dei quattro imputati dal parte della Corte d'appello di Milano era stata annullata dalla Cassazione che aveva disposto un nuovo processo. In particolare il giudice Metta, secondo l'accusa, sarebbe stato corrotto dagli altri imputati per annullare, attraverso una sentenza di cui fu relatore, il lodo arbitrale che assegnava a Carlo De Benedetti il controllo azionario della Mondadori, a favore di Silvio Berlusconi. Non a caso, all'inizio del processo l'ex presidente del Consiglio figurava tra gli imputati, ma nel 2001 la Cassazione stabilì nei suoi confronti la prescrizione dei reati contestati. L'avvocato Giuliano Pisapia, rappresentante di parte civile per la Cir di Carlo De Benedetti. Secondo il legale "la sentenza è aderente alle emergenze processuali dalle quali derivano la gravità e l'univocità di indizi a carico degli imputati".